Novità in vista sul caso della giovane Rossella Corazzin, la 17enne scomparsa misteriosamente 44 anni fa dal Cadore. Era stato il mostro del Circeo, Angelo Izzo, molti anni dopo a confessare di aver sequestrato ed ucciso la ragazzina. “Semplicemente volevo confessare alcuni dei fatti ai quali ho partecipato nell’ambito di una ricostruzione, chiamiamola storico-giudiziaria”, aveva detto, motivando la decisione di dirlo solo a distanza di anni. Oggi però, come scrive il profilo social di Chi l’ha visto, è giunta la tanto attesa decisione del gip di Perugia che ha deciso di archiviare l’indagine respingendo così l’istanza di opposizione presentata dalla zia della giovane scomparsa. L’udienza era attesa lo scorso aprile, poi rinviata al 5 luglio per via di “problemi di notifica” ma da allora non si era ancora avuta la decisione del gip sull’archiviazione del caso e sull’opposizione che il legame dei familiari aveva presentato alla luce delle dichiarazioni di Izzo. In realtà, il giudice per le indagini preliminari ha definito le “Dichiarazioni di Angelo Izzo infondate” e per tale ragione ha preso le sue decisioni.
ROSSELLA CORAZZIN: GIP ARCHIVIA INDAGINE, LE DICHIARAZIONI DI ANGELO IZZO
Il dubbio sul destino di Rossella Corazzin, quindi, resta aperto: la 17enne fu davvero rapita e uccisa? Secondo le dichiarazioni di Izzo la minorenne sarebbe stata avvicinata da alcuni suoi amici a bordo di una Land Rover e rapina. Portata in una casa sul lago Trasimeno di proprietà di Francesco Narducci – coinvolto nelle indagini sui delitti del mostro di Firenze – si sarebbero consumate la violenze a scapito della ragazzina poi uccisa nell’ambito di un vero e proprio rituale di morte. Rossella in quella occasione sarebbe stata “sacrificata” non prima di essere stata segregata per giorni. Alla stessa trasmissione di Rai 3 era intervenuto anche il legale di Izzo spiegando: “Lui non ha alcun interesse in questa storia, sa che non può ottenere alcun beneficio. Non mi ha mai parlato di pentimento, ma sente il bisogno di raccontare queste storie anche per rispetto alla famiglia che non sa cosa è accaduto a Rossella Corazzin”. Ora però, quelle dichiarazioni sono state considerate infondate.