Il giallo di Rossella Corazzin, 17enne scomparsa nel nulla 46 anni fa, il 21 agosto 1975, risulta tuttora irrisolto ed è tornato a occupare gli spazi televisivi, con particolare riferimento alla trasmissione di Rai Uno “Storie Italiane”, condotta da Eleonora Daniele. La novità principale, infatti, riguarda le dichiarazioni rese da Angelo Izzo, “mostro del Circeo“, che nel 2016 Izzo disse che Rossella sarebbe stata vittima di rapimento, abusi e di omicidio. Tutto sarebbe iniziato a Riccione, dove era segregata. Proprio in questi giorni, il presidente della commissione parlamentare antimafia ha chiesto di avere a proprie mani tutte le dichiarazioni rilasciate da Izzo.



La sorella di Rossella, Mara, ha dichiarato in diretta televisiva: “Mi riempie di felicità tornare ad accendere i riflettori sul caso, perché significa ancora una volta parlare di Rossella e chiedere e cercare la verità. Le indagini, a più riprese, anche da parte dei procuratori andavano in una direzione. Lo stesso fece il pubblico ministero Massaro, nel 2003, quando riaprì le indagini e i suoi accertamenti conducevano sempre allo stesso luogo, quella dei collegamenti diretti o indiretti alle sette massoniche, all’iniziazione, ai personaggi descritti nel delitto del Circeo. Fece una serie di verifiche e ricerche, che ho potuto visionare anche io”.



ROSSELLA CORAZZIN, L’AVVOCATO DELLA FAMIGLIA: “IZZO HA DUE CONDANNE PER CALUNNIA, MA…”

L’avvocato Antonio La Scala, legale difensore della famiglia Corazzin, è quindi intervenuto in collegamento audiovisivo, affermando quanto segue: “Secondo le varie ricostruzioni, Rossella sarebbe stata portata presso il lago Trasimeno, dove si sarebbe verificato uno stupro di gruppo da parte di 11 persone. Nel 2016, Izzo ha ribadito questa versione dei fatti, è stata condotta un’indagine e il pm di Perugia ha richiesto l’archiviazione. Noi abbiamo presentato opposizione e Izzo, interrogato, ha nuovamente asserito di essere stato presente allo stupro e di avere visto due persone allontanarsi con Rossella. La Procura non crede minimamente a questa versione e ha trasmesso la documentazione per denunciare Izzo per calunnia. Il problema è che lui ha già due condanne per calunnia, quindi la magistratura stenta a credergli”.



La notizia bella, però, ha riferito l’avvocato, è che la commissione parlamentare antimafia ha chiesto di acquisire le dichiarazioni di Izzo e il fascicolo, aspetto oltremodo importante, in quanto lui parla anche di alcuni protagonisti della strage di Bologna.