Rossella Erra è intervenuta in diretta su Rtl 102.5 News ai microfoni della trasmissione “Trends&Celebrities”, condotta da Francesco Fredella, Simone Palmieri e Jody Cecchetto. Inevitabilmente, il suo intervento è stato totalmente imperniato sull’edizione appena andata in archivio di “Ballando con le Stelle”, che ha visto trionfare Arisa e il suo maestro Vito Coppola, che hanno superato di appena due punti percentuali nella finalissima la coppia formata da Bianca Gascoigne e Simone Di Pasquale.



Erra ha commentato così l’esperienza su Rai Uno: “È stata un’edizione da record, conclusasi con il 28% di share e con picchi del 41%, dove ha vinto una strepitosa Arisa. Io personalmente in finale ho votato lei, non potevo fare vedere cosa scrivevo nella busta, mentre ora lo posso dire tranquillamente”. Poi, una rivelazione sul sentimento che sembra essere sbocciato tra la cantante e Vito Coppola: “Ho supportato Arisa dalla prima puntata, è nato un bellissimo feeling tra lei e Vito Coppola. Loro due sono insieme in questo momento a Napoli, anche ieri, anche ieri sera. Sono in città, sono stati in un ristorante e in un albergo che dà su via Caracciolo. Si stanno proprio vivendo… In questi giorni poi io mi sono sentita con Vito, lui è della zona di Agropoli e abbiamo legato moltissimo a Ballando con le Stelle. Gli ho dato molti consigli…”.



ROSSELLA ERRA: “CON I MIEI VOTI HO FATTO ARRIVARE IN FINALE A BALLANDO FEDERICO LAURI E MORGAN”

Nel prosieguo della diretta di “Trends&Celebrities”, Rossella Erra è tornata quindi sul suo ruolo di rappresentante del popolo a “Ballando con le Stelle”: “Sinceramente quest’anno il mio operato è stato fondamentale, perché il tesoretto ogni volta ha cambiato totalmente la classifica, ha fatto andare avanti Federico Lauri e ha fatto arrivare in finale Morgan. È stata una soddisfazione sovvertire i verdetti della giuria”.

Rispetto alle edizioni del passato, Erra si è trovata sola a ricoprire questo incarico: “Non c’era Antonio Razzi, che ho sentito, così come ho sentito Gianni Ippoliti. La produzione ha deciso di scegliere un solo rappresentante del popolo. Io ho proseguito nel mio lavoro con un po’ più di responsabilità, anche perché diventava difficile interloquire con la giuria, con due persone in particolare…”.