Rossella Erra: il rapporto speciale con i genitori
Rossella Erra, voce del pubblico e “antigiurata” di “Ballando con Le Stelle” e “Il Cantante Mascherato”, è stata protagonista dello spazio di Elisa D’Ospina a “Detto fatto” nella puntata di martedì 26 aprile. A sorpresa Jonathan Kashanian ha invitato la collega a sedersi al centro dello studio e a raccontare quegli aspetti della sua vita meno conosciuti e anche più dolorosi. “I miei genitori mi hanno sempre appoggiato su tutto, sempre protetta. Sono sempre stati la mia forza”, ha detto con voce commessa Rossella. Poi ha ricordato un episodio della sua infanzia in cui la commessa di un negozio non voleva venderle un pareo da bambina perché “ben nutrita”: “Ricordati che non devi mai farti giudicare dall’involucro, ma perché tu sei una testa pensante”, le disse il padre, generale dell’esercito. “La gente ti guarda con disprezzo se hai delle forme troppo abbondanti”, ha commentato la Erra.
Rossella Erra vittima di cyberbullismo
Invitata da Elisa D’Ospina, Rossella Erra ha ricordato il momento più difficile della sua vita quando è morta la madre e perso il lavoro: “Non ho capito cosa ha voluto la vita da me in quel momento. Mi sentivo una fallita. Sono caduta in depressione”. Poco dopo Rossella ha risposto a un annuncio per partecipare come pubblico parlante a “Vieni da me” di Caterina Balivo e così è iniziata la sua avventura televisiva con cui ha anche ritrovato la sua dignità e la voglia di vivere. Al termine della trasmissione, Rossella è stata raggiunta da Il Giornale a cui ha parlato di cyberbuyllismo: “Spesso sono derisa e attaccata (anche da tante donne) con parole di fuoco a causa del mio aspetto fisico visto che non sono esattamente magra”. E ha rivelato di cancellare i commenti offensivi e le minacce di morte che riceve sui social: “Non voglio che rimangano questi gesti di odio e di violenza sui social; perlomeno fino a quando io ho il potere di eliminarli lo faccio! Non voglio fare la vittima, la mia è semplicemente una constatazione di quanto l’essere umano possa trasformarsi ed essere cattivo anche davanti a situazioni amene e superficiali”.