Oltre a un vincitore di Amici, Alberto Urso, c’è un vincitore di X Factor. Come dicevamo, non sono più tanti come una volta, ma una discreta quota di rappresentanti dei talent a Sanremo, e sempre nella speranza di attirare l’attenzione dei più giovani. Anastasio, vero nome Marco Anastasio, lo scorso anno era apparso a Sanremo non come concorrente, ma come ospite insieme a Claudio Bisio, segno della stima che gode negli ambienti dello spettacolo. Giovanissimo, pubblica nei giorni del Festival di Sanremo 2020 il suo primo disco dopo un paio di Ep. C’è dunque molta curiosità per vederlo in azione ed è infatti tra i più quotati. Il testo della canzone che presenta, “Rosso di rabbia“, è una autentica dichiarazione di intenti, il manifesto di un rapper, spiega da dove arriva la rabbia di questi artisti e perché. E voi volete sapere dei miei fantasmi, c’ho 21 anni posso ancora permettermi di incazzarmi. Le parole sono le mie sole armi e fino al sole voglio sollevarmi. Ma non so levarmi sta melma di dosso, io vorrei farlo e non posso.



Rosso di rabbia, Anastasio: testo e analisi. Rapper o terrorista?

Ma dimmi come posso io, che sono una bomba a orologeria, sentire fermarsi quel ticchettio. Essere come una bomba che sta per esplodere, l’immagine usata da Anastasio è efficace e il dialogo con lo spettatore risulta efficace: che vuoi da me, insegnarmi a disinnescarmi? No, questo non è possibile al momento: “Se non sento la paura cosa vuoi che dica?”. Ma la canzone prende un’altra piega e si fa tragica, Non è più un rapper quello che parla, ma addirittura un terrorista che sta per farsi esplodere in aria. Ma non cambia la solitudine, la rabbia, che lo spingono al gesto estremo. Una identificazione esagerata questa fatta da Anastasio? Potrebbe, ma sicuramente c’è una domanda aperta che vale la pena indagare. Non l’avresti detto tu che questo attentato sarebbe fallito, soffocato dagli scrosci degli applausi. Ma attenzione che non è detto che sia così, perché il terrorista è di nuovo l’artista, con i paparazzi e i giornalisti che gli stanno addosso: “Voi scrocconi di emozioni / Sempre in cerca di attenzioni / Prosciugate le canzoni della loro magia”. Insomma, l’effetto del brano è ben riuscito, c’è confusione, non c’è un piano di lettura solo, ci sono situazioni realistiche e giudizi.

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