Famiglia, cristianità, politica e maschilismo sono i temi toccati da Rosy Bindi nel corso della sua chiacchierata a Le Ragazze, su Rai 3. Si parte col rapporto con la fede: “Ho capito che la Fede Cristiana non era una teoria ma una persona. Era Gesù, le sue azioni, tutto ciò che ha fatto. Negli anni ’70b ero responsabile nazionale dei giovanissimi, gli adolescenti di allora. Fin da piccola sono stata iscritta all’azione cattolica, la considero la mia seconda famiglia.” Politica e famiglia: “Mio padre era ossessionato dall’idea che diventassi comunista, io sono sempre stata di sinistra ma non comunista. La famiglia di mio padre era democratico cristiana, quella di mia madre socialista.” E quella battuta di Silvio Berlusconi in diretta a Porta a Porta – “La Bindi è più bella che intelligente” – che lei ha così commentato: “Quella battuta di Berlusconi credo sia stata un grande boomerang per lui e una grande possibilità per me, la mia risposta era talmente dentro di me che non ne ero consapevole. Il maschilismo, la misoginia in politica si manifesta nel cercare di interloquire con le donne sempre sul piano fisico, della bellezza, ma noi donne non dobbiamo averne paura e non dare peso a quegli stereotipi che piacciono tanto agli uomini di potere.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
Rosy Bindi a Le Ragazze
Tra le protagoniste di questa puntata de Le Ragazze c’è Rosy Bindi, pronta a raccontarsi con sincerità e a svelare il suo lato più autentico, tra racconti commoventi e aneddoti interessanti relativi alla sua carriera nel mondo della politica e alle sue battaglie. Ricordiamo che Rosy Bindi ha ricoperto l’incarico di ministro della sanità dal 1996 al 2000 e pochi anni più tardi il ruolo di ministro per le politiche per la famiglia. La classe 1951 toscana è stata inoltre vicepresidente della Camera dei deputati e presidente del Partito Democratico dal 2009 al 2013 e della Commissione parlamentare antimafia dal 2013 al 2018. Tra i temi più cari a Rosy Bindi quello legato alla leadership femminile. In una recente intervista concessa a La Stampa ha attaccato duramente il PD, bacchettando il partito per alcune scelte discutibili: “Dentro il PD ce ne sono molte brave, capaci ma prive di una soggettività politica autonoma, troppo spesso gregarie dei capicorrente uomini”.
Rosy Bindi, ospite de Le Ragazze: “il potere è ancora in mano agli uomini”
In un’altra ospitata, questa volta a Le Parole della Settimana di Massimo Gramellini, Rosy Bindi aveva rincarato la dose con una disamina amara sull’attuale società. Ma soprattutto puntando il dito, ancora una volta, contro la politica, in particolar modo contro il PD: “Credo che le cose non cambieranno se le donne non inizieranno a competere per la leadership: il potere è ancora maschile. Finché le donne saranno gregarie dei capi corrente e non si decideranno ad essere in prima fila per rivendicare la loro leadership, non si supereranno questi problemi. Bisogna aprire la competizione”.
E’ chiaro quindi quale sia il pensiero di Rosy Bindi su questo tema e nella puntata di questa sera, molto probabilmente, tornerà ancora una volta sull’argomento, ribadendo con forza tutti i suoi principi ideologici.