I contribuenti che hanno contratto un debito da quest’anno possono contare su una rottamazione cartelle 2025 decisamente più estesa rispetto alla normativa precedente. Contrariamente alla vecchia disposizione, da quest’anno è possibile contare su una rateizzazione fino a 84 rate.
Dodici rate mensili in più rispetto alle vecchie (che ammontavano a 72 tranche mensili). Un’opportunità da non perdere per chi fosse interessato a regolarizzare la propria posizione con il fisco e rischiare conseguenze peggiori come le esecuzioni giudiziarie come il pignoramento.
Rottamazione cartelle 2025 con tempi più estesi
Grazie al nuovo Decreto Legislativo la rottamazione cartelle 2025 permette al debitore che ha contratto un debito entro e non oltre 120.000€ di poter saldare e restituire il credito fino a sette anni.
Lo stesso Decreto prevede che negli anni successivi, dal 2025 fino al 2029, i diretti interessati potranno godere perfino di una estensione maggiore, totalizzando fino a 108 rate per le istanze che vengono inoltrate tra due anni.
I metodi per presentare la domanda sono molteplici: è possibile recarsi agli sportelli fisici, scaricare e compilare un modulo ben predisposto o in alternativa – autonomamente – accedere al portale dell’Agenzia con le proprie credenziali digitali e far click sull’apposita sezione “Rateizza ora“.
Debiti più elevati di 120.000€
I contribuenti che hanno contratto un debito inferiore a 120.000€ non hanno l’onere di dimostrare le difficoltà finanziarie e temporanee riscontrate. Lo stesso non è fattibile per chi invece ha un debito superiore a centoventimila euro, il quale deve documentare la sua situazione economica attuale.
La dimostrazione dipende soprattutto se si tratta di una persona giuridica o fisica, i cui documenti variano, passando dall’ISEE (per i privati) fino all’Indice Alfa e di Liquidità (per chi ha una ditta individuale o una società).
Dimostrando la difficoltà oggettiva e ottenendo il riscontro positivo della pratica, è possibile perfino dilazionare il debito fino a 10 anni (120 rate), tenendo conto della data di presentazione della domanda. Infatti per chi avesse presentato la pratica prima di questo nuovo anno (al 31 dicembre scorso) si attuerebbe la vecchia normativa con la riduzione della rateizzazione.