Sulla rottamazione cartelle 2025 l’Agenzia delle Entrate di Riscossione ha fatto chiarezza sui dubbi e le perplessità ponendo attenzione ad inserire tali concetti nella sezione FAQ. Nello specifico sono state chiarite le perplessità relativamente all’ottenimento della fatidica “pace fiscale“.
La chiarezza dell’ente arriva in un momento particolarmente delicato, visto che ci avviciniamo alla prossima scadenza del 30 novembre 2024, data in cui scadrà la sesta rata dopo una proroga inaspettata. Chi è in difficoltà sul pagamento nei tempi adeguati, purtroppo perderà automaticamente il beneficio.
Rottamazione cartelle 2025: cos’è e come funziona?
La rottamazione delle cartelle 2025 è particolarmente vantaggiosa per i contribuenti che vogliono ridurre i loro debiti (non cancellarli del tutto), perché per quello esistono delle soluzioni senza condono e rottamazione.
La sanatoria prevede dei debiti specifici (tributi e tasse) da pagare esentando le sanzioni e gli interessi di mora. Tuttavia i debiti che valgono sono esclusivamente quelli che sono stati accumulati tra l’1° gennaio del 2000 e il 30 giugno del 2022.
Nello specifico ecco quali somme sono comprese nella sanatoria:
- Tributi e tasse come Ires, Irpef, bollo auto e altri tributi di natura locale.
- Costi di rimborso per gli iter esecutivi;
- Costi per aver notificato la o le cartelle;
- Interessi dilazionati al 2% qualora ci fosse stata una rateizzazione.
Dal capitale da versare (che quello resta) vengono esentati gli interessi di mora, l’esenzione e l’aggio della riscossione.
Tolleranza e prossime scadenze
La prossima scadenza per la rottamazione cartelle è fissata al 30 novembre 2024. Per la sesta rata però, c’è un’ulteriore tolleranza di cinque giorni, divenendo l’ultimo termine lunedì 9 dicembre 2024.
Se non si riuscisse a pagare in tempo – come anticipato – il beneficio decade automaticamente, e il contribuente sarà costretto a pagare gli interessi e le multe applicate sul costo totale.
Come recuperare i bollettini
Nel caso in cui i bollettini di pagamento andassero dispersi, è possibile farne richiesta direttamente sul sito online dell’Agenzia delle Entrate di Riscossione oppure compilando il form ed inserire i dati richiesti.
Nel form verrà chiesto di inserire l’indirizzo di posta elettronica dove ricevere i bollettini perduti, e il codice fiscale dell’interessato.