Il 31 ottobre 2023 scadranno i termini per poter usufruire della rottamazione quater. Chi non rispetterà questa data infatti potrebbe perdere il beneficio, che consente anche di modificare le modalità di pagamento.ad esempio l’addebito su conto corrente resta un opzione comoda per tutti.
Rottamazione quater 2023: come non perdere l’occasione
La scadenza per i pagamenti della rottamazione quaterlegge di bilancio 2023. Questa iniziativa coinvolge milioni di contribuenti e l’Agenzia delle Entrate riscossione è emesso importanti avvertenze.
Per molte persone che hanno deciso di aderire alla rottamazione quater, la data ultima per il pagamento della prima rata è il 31 ottobre 2023 è importante notare che però viene concesso un periodo di tolleranza di cinque giorni oltre alla data di scadenza per ogni rata quindi il 6 novembre 2023 saranno accettati come validi tutti i pagamenti che dovevano essere corrisposti entro il 31 ottobre.
Rottamazione quater 2023: cosa sono i 5 giorni di tolleranza
È importante notare che in caso di pagamenti parziali corre il rischio di perdere tutti i benefici del piano di pagamento agevolato e tutti gli emolumenti corrisposti in anticipo verranno considerati come acconto per le somme totali dovute.
Per attivare l’addebito diretto contribuenti possono seguire una procedura online selezionando il piano di definizione agevolata desiderato e inserendo le informazioni richieste.
Una delle metodologie più gettonate per le modalità di pagamento a cui hanno fatto ricorso e contribuenti è l’addebito diretto delle rate sul proprio conto corrente che è un’opzione disponibile sia presso gli sportelli che online tramite il sito web dell’Agenzia delle Entrate. I contribuenti quindi potranno seguire la procedura on-line e selezionare il piano di definizione agevolata desiderato inserendo le informazioni richieste. Il sistema invierà conferme via email ma è essenziale notare che i contribuenti devono ricevere la conferma almeno dieci giorni lavorativi prima della scadenza della prima rata per assicurarsi che l’addebito sia operativo dalla rata successiva