Con la rottamazione quater è stata introdotta una nuova possibilità di creare una pace fiscale e sanare eventuali debiti con il fisco. La rottamazione è possibile per le cartelle esattoriali relative agli anni che vanno dal 2000 al 2015 e che non siano cadute in prescrizione. Ma cosa accade a coloro che hanno ottenuto il diniego? Vediamolo nel seguente articolo.
Rottamazione quater 2023: come sapere se l’adesione è stata approvata
L‘adesione alla pace fiscale introdotta dalla rottamazione quater 2023 poteva essere fatta entro il 30 giugno di quest’anno. L’Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto inviare le risposte di accettazione o diniego (e le relative motivazioni) entro il 30 settembre 2023.
Tutti i contribuenti che hanno deciso di aderire dunque avranno ricevuto all’interno della propria area personale, le risposte da parte dell’ente.
Ciò vale anche per coloro che non sono stati ritenuti idonei: in questo caso le notifiche riguarderanno le motivazioni del diniego da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Per poter visualizzare le motivazioni potrà bastare l’accesso con Spid all’interno della propria area personale.
Rottamazione quater 2023: cos’è il nuovo servizio ContiTu
Tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate si può accedere al nuovo servizio disponibile per i contribuenti, ContiTu. Si tratta di una modalità che consente di individuare i pagamenti che si intende effettuare e quelli per cui invece si vuole rinunciare alla rottamazione, ma non solo. Da questo servizio sarà possibile anche modificare le modalità di pagamento.
Tuttavia, chi è stato accettato dal sistema per la richiesta di adesione alla nuova pace fiscale, potrà procedere ai pagamenti rispettando le scadenze previste, vale a dire:
In particolare, dovranno essere tenute in considerazione le seguenti date:
- 31 ottobre, prima scadenza per chi ha optato per il pagamento tramite unica soluzione;
- 30 novembre, seconda scadenza;
febbraio 2024, iniziano i pagamenti per chi ha scelto la modalità a rate.