I problemi finanziari della rottamazione quater 2024 continuano. Il ricavato del Governo è ancora al di sotto delle aspettative: all’appello mancherebbero 100 milioni di euro rispetto ai 300 milioni di euro di gettito attualmente recuperati.

A causa di questa discrepanza economica l’idea del Governo è quella di trovare una soluzione per poter recuperare il maggior numero di risorse possibili. Le ipotesi al momento sono tre: prorogare la prossima scadenza; aprire nuovi termini per aderire o istituire una nuova rottamazione.



Rottamazione quater 2024: le tre ipotesi attuabili al momento

La rottamazione quater 2024 è una soluzione attuata per favorire i contribuenti e permettergli di poter estinguere i debiti senza pagare in più (tra interessi e sanzioni applicate). Eppure i problemi oggigiorno persistono: tantissimi imprenditori non riescono a versare le imposte dovute all’Erario.



Per cercare di trovare una soluzione il Governo ha pensato bene di poter trovare spazio a nuove normative e proroghe che potessero venir incontro a chi ha reali difficoltà.

La proroga a settembre

La prima scadenza della Definizione Agevolata è fissata al 31 luglio (con i limiti massimi di tolleranza si arriverebbe al 5 agosto), ma secondo il Governo è una data insignificante che non risolverebbe l’accumulo dei gettiti desiderati.

E allora con quasi ogni probabilità la proroga potrebbe essere ufficializzata entro il mese di agosto e spostata al 15 di settembre. Scaduto questo termine il beneficio decade e si continuerebbero le soluzioni di riscossioni ad oggi attuate e validate.



Ipotesi di riaprire i termini

La strada della proroga – ideata dalla Commissione Finanze della Camera – potrebbe non essere l’unica soluzione. Un altro esempio potrebbe riguardare la riapertura dei termini per chi aveva deciso di aderire alla rottamazione quater senza però riuscire a saldare il debito.

Agli inizi del 2024 la soluzione aveva funzionato in modo soddisfacente, permettendo a chi fosse in ritardo coi termini di poter recuperare e rientrare nella misura potendo saldare entro due mesi dalla prima scadenza.

Nuova rottamazione

L’ultima misura ipotizzata sarebbe proporre una nuova rottamazione da introdurre soltanto per le cartelle esattoriali affidate agli agenti di riscossione entro e non oltre il 31 dicembre 2023.