A causa della grave aumento dei prezzi delle materie prime, che in realtà va avanti già dal 2021, oltre all’inflazione incontrollata e all’aumento del prezzo dell’energia, gli italiani hanno sborsato molte migliaia di euro in più nell’anno 2022.

E per questo che il piano del governo dovrebbe anche prevedere la cancellazione fino a 1000 euro e il saldo del 20% col taglio del restante 80% con i debiti sopra i 2000 euro. Si tratta di una rottamazione vera e propria per le cartelle esattoriali che sono inferiori ai 1000 euro.



Rottamazione quater: perchè questa scelta?

Si tratta di 23 milioni di italiani che alla fine dell’estate hanno ricevuto 10 milioni di cartelle esattoriali con una media di 2.000 euro e in alcuni casi anche 2.500 da pagare all’Agenzia delle Entrate.

In particolare gli italiani non avrebbero pagato le tasse a causa della crisi economica e della pandemia oppure a causa del fatto che non hanno potuto lavorare perché non sottoposti alla vaccinazione e per questo hanno visto degli arretrati con il fisco che sono state prontamente notificati in estate punto in realtà si tratta di debiti che risalgono non oltre al 2015 e per questo la lega vorrebbe alzare l’asticella e aumentare ancora di più la soglia da rottamare. Il momento la cosiddetta rottamazione quater, perché ricordiamo che le altre tre sono state effettuate dal governo Conte 1 e Conte 2, dovrebbe essere addirittura più vantaggiosa delle precedenti perché dovrebbe ridurre tutti gli importi da pagare al fisco al 5% con una rateizzazione quinquennale o anche decennale.



Tutti i no vax over 50 inoltre dovrebbero essere beneficiati dalla cancellazione delle multe di 100 euro.

Rottamazione quater: il 56% delle cartelle esattoriali sono frutto di un errore

Lo scopo di questa rottamazione il tempo di crisi non è tanto quello di far cassa, ma sicuramente quello di fare ordine. Perché ricordiamo che a seguito delle rottamazione attuate dal governo Conte è seguita la pandemia e quindi molti di coloro che sono riusciti a beneficiare delle rottamazioni precedenti in realtà sono decaduti perché non sono riusciti a pagare gli importi dovuti.

E quindi le lettere in arrivo dal fisco dovrebbero essere 5 milioni di questi oltre la metà, e precisamente il 56%,, costituisce errori perché il debito in realtà è già decaduto oppure perché è stato già pagato. Infatti il Corriere della Sera ha ricordato nella bozza di convenzione tra l’Agenzia delle Entrate e il Ministero dell’Economia per il treno 2022-2024 si stabilisce la riscossione entro quest’anno del 70% delle cartelle mentre il restante 30% sono sospese saranno inviate nel 2023.



Ricordiamo inoltre che fino a 120.000 euro è possibile rateizzare gli importi dovuti al fisco anche online attraverso il portale “Rateirizza adesso”.