La Rottamazione quater è una misura che cita quali sono i debiti esclusi e quali quelli inclusi che i contribuenti possono pagare per poter regolarizzare la propria posizione debitoria nei confronti dell’Erario.

La rottamazione delle cartelle è una misura a favore dei cittadini che hanno dei debiti ma che vogliono risolvere sfruttando l’occasione di pagare soltanto il dovuto (ad esclusione di sanzioni e interessi) ed estinguere i loro debiti.



Rottamazione quater, ecco i debiti da poter pagare

I debiti che rientrano nella rottamazione quater sono molteplici e di varia natura. L’Erario permette il pagamento e l’estinzione della posizione debitoria favorendo il pagamento privo di multe e interessi purché di natura fiscale, previdenziale e assistenziale e in merito alle multe stradali.



 

 

Debiti fiscali Debiti contributivi e previdenziali Sanzioni e multe amministrative
IRPEF, IRES e Addizionali INPS e INAIL. Multe stradali e altre sanzioni di natura amministrativa*
IVA
IRAP
TASI e IMU
TARI

* Le sanzioni amministrative a cui si fa riferimento escludono le violazioni sia contributive che tributarie. In questo specifico caso la Rottamazione Quater tende ad eliminare le maggiorazioni e gli interessi che erano stati addebitati al contribuente italiano.



Modalità di pagamento

I contribuenti che hanno potuto e voluto aderire alla rottamazione quater avranno ricevuto l’importo da saldare direttamente dall’Agenzia delle Entrate di Riscossione. Anche in questo caso la cartella può essere pagata in un’unica soluzione oppure rateizzando il debito.

Ad oggi le prime quattro rate sono scadute, mentre chi è stato sempre puntuale potrà versare l’ultima rata entro il 15 settembre 2024, che slitta al 20 settembre grazie ai cinque giorni di tolleranza permessi dallo Stato.

Fortunatamente i metodi di pagamenti sono svariati e includono:

  • Il sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione;
  • Tramite applicazione EquiClick;
  • O presso:
    • Sportelli bancari;
    • Uffici postali;
    • Home banking;
    • Ricevitorie e tabaccai;
    • Sportelli bancomat (ATM) aderenti ai servizi CBILL;
    • Sportelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (soltanto previo appuntamento).