Come riporta oggi Pmi.it, la Corte di Cassazione ha chiarito che in caso di adesione alla rottamazione ter delle cartelle esattoriali «deve essere dichiarato estinto il giudizio di legittimità»: tramite l’ordinanza 11540/2019, la Corte ha di fatto stabilito come la norma per il contribuente vale sia se nella causa il debitore rappresenti il ricorrente, sia che rappresenti il resistente, specie se il contribuente nelle more del giudizio ha pagato integralmente il debito rateizzato. Il caso era nato «dopo la rottamazione del contribuente della cartella esattoriale dell’INPS, notificata nel 2010, avente ad oggetto il pagamento di somme derivanti omissioni contributive». In merito alla decisione sule spese processuali, la Cassazione ha chiarito che tali non sono dovute «né nel caso di rinuncia al ricorso da parte del debitore,  qualora egli sia ricorrente, né in quello di emersione della verificazione della fattispecie applicata in situazione in cui il debitore risulti resistente (o intimato), perché il contenuto della definizione agevolata assorbe il costo del processo pendente». (agg. di Niccolò Magnani)



PRONTA LA RIFORMA TRIBUTARIA

Secondo Italia Oggi la prossima sfida del Governo gialloverde in tema di regime fiscale sarà la riforma del processo tributario: dopo il successo della Pace Fiscale con la rottamazione delle cartelle esattoriali, secondo il quotidiano di Magnaschi proprio la riforma del processo tributario in materia fiscale il prossimo obiettivo della Lega e del M5s. Ben due finora le proposte di legge sul banco, con i due partiti di Governo che hanno già fatto le loro proposte e andranno discusse nelle prossime settimane direttamente in Parlamento. «Per quanto riguarda il progetto di legge sulle semplificazioni fiscali tra le misure più importanti contenute al suo interno troviamo la tassazione sugli affitti solo in caso di riscossione del canone – per i contratti a partire dal 1° gennaio 2020 – e l’obbligo generalizzato del contraddittorio preventivo», riporta ancora Italia Oggi. Secondo Alberto Gusmeroli, vicepresidente della Commissione finanze di Montecitorio, intervenendo al Congresso dell’Associazione Nazionale Commercialisti tenutosi a Scicli in questi giorni «La prossima settimana il progetto di legge verrà approvato alla Camera. In merito all’obbligo del contraddittorio l’esclusione degli accertamenti parziali è dovuta a esigenze di gettito ma l’introduzione comunque del principio può costituire lo spunto per interventi di maggior respiro nel prossimo futuro». (agg. di Niccolò Magnani)



ADUC VS SALVINI: “PACE FISCALE È GUERRA AGLI ONESTI”

Secondo il Segretario generale dell’Aduc, Primo Mastrantoni, la Pace Fiscale messa in piedi dalla Lega di Salvini è «una guerra gli onesti»: da bocciare insomma la rottamazione delle cartelle esattoriali e anche le ipotesi di Flat tax. Secondo l’Aduc invece ogni ipotesi di riduzione tasse è una “bufala” visto che mancano i fondi per coprire il mancato gettito: escludendo tutte le altre ipotesi, «rimarrebbe un’altra strada: quella di intervenire sulle agevolazioni fiscali, diminuendole o azzerandole. Si tratta, ad esempio, delle agevolazioni sulle spese sanitarie, per i carichi di famiglia, per i mutui, per le ristrutturazioni edilizie, ecc. E’ una partita di giro: si mettono più soldi in una tasca e si prelevano dall’altra». Secondo l’Aduc allora la vera soluzione sarebbe quella di far emergere l’economia sommersa e recuperare così circa 108 miliardi di evasione fiscale: «E’ una operazione lunga, meticolosa, che richiede grandi capacità di governare e dubitiamo che Salvini le abbia, e poi, il vice-premier si è mosso in direzione opposta, con la cosiddetta pace fiscale che è guerra agli onesti. Rimangono le promesse, o meglio le parole di Salvini; dei fatti si occuperà più tardi o mai», attacca la nota di Mastrantoni. (agg. di Niccolò Magnani)



IL “BOOM” DEL GOVERNO

Secondo le opposizioni il Governo sbaglia a concedere ed aver concesso così tanto margine ai contribuenti italiani nella Pace Fiscale: Forza Italia però, pur nel contestare i gialloverdi, rilancia la propria battaglia della Flat Tax mettendo in evidenza come gli interventi per ridurre tasse-cancellare debiti con Equitalia sia la strada giusta da perseguire. «L’unico boom che questo governo ha fatto registrare è stato quello del saldo e stralcio delle cartelle esattoriali. E’ un segnale evidente che la flat tax può davvero essere la soluzione per cercare di invertire, da vizioso a virtuoso, l’atteggiamento del cittadino verso la contribuzione», spiega il responsabile Industria di Forza Italia, il deputato Maurizio Carrara. Per l’azzurro, se la contribuzione viene ritenuta congrua e dunque non viene più ritenuta una “rapina di Stato” anche per il cittadino sarà più difficile evadere: «Per il cittadino non ha più senso evadere e quindi siamo convinti che con la flat tax e il contestuale inasprimento delle pene per gli evasori, una fetta di evasori seriali inizierebbe a pagare le tasse», conclude Carrara in merito alla Pace Fiscale e alla rottamazione delle cartelle esattoriali. (agg. di Niccolò Magnani)

LE PROSSIME SCADENZE

Costituiscono argomenti di difficile comprensione per i non addetti ai lavori i vari step per la rottamazione delle cartelle esattoriali. Dopo la scadenza del 30 aprile scorso, per quanto riguarda il saldo e stralcio, c’è un’altra data da cerchiare di rosso sul calendario: il 31 ottobre. Il giorno di Halloween 2019, come riportato da ‘Fisco Oggi’, l’Agenzia delle Entrate invierà l’informativa con “l’indicazione delle somme dovute, le scadenze, l’importo delle rate e i corrispondenti bollettini di pagamento. I contribuenti che hanno scelto di estinguere il debito in un’unica soluzione dovranno effettuare il versamento entro il 30 novembre 2019 mentre, per coloro che hanno scelto di pagare in cinque rate, gli importi saranno suddivisi tra il 2019 e il 2021: 35%, con scadenza il 30 novembre 2019; 20%, con scadenza il 31 marzo 2020; 15%, con scadenza il 31 luglio 2020; 15%, con scadenza il 31 marzo 2021; il restante 15%, con scadenza il 31 luglio 2021”. Se non fosse accolta la possibilità di aderire al ‘saldo e stralcio’, sempre entro il 31 ottobre, ricorda ancora ‘Fisco Oggi’, l’Agenzia “invierà ai contribuenti la ‘Comunicazione’ con le motivazioni per le quali non è stato possibile procedere con la richiesta del contribuente e, per i tributi che rientrano tra quelli definibili, l’automatica inclusione nel provvedimento di rottamazione-ter, gli effettivi importi dovuti suddivisi in rate e le nuove scadenze nonché i bollettini di pagamento”. (agg. di Dario D’Angelo)

LA POSIZIONE DI FORZA ITALIA

Sul tema delle cartelle esattoriali è intervenuto il deputato di Forza Italia Maurizio Carrara, che è responsabile Industria del partito guidato da Silvio Berlusconi. «L’unico boom che questo governo ha fatto registrare è stato quello del saldo e stralcio delle cartelle esattoriali», ha dichiarato, come riportato dall’AdnKronos. Per Carrara questo è un segnale evidente: «La flat tax può davvero essere la soluzione per cercare di invertire, da vizioso a virtuoso, l’atteggiamento del cittadino verso la contribuzione». Il deputato di Forza Italia ha spiegato che quanto la gente ritiene congrua la contribuzione, «e non una rapina di Stato», allora per il cittadino «non ha più senso evadere». Per questo è convinto, così come lo sono tutti in Forza Italia, che «con la flat tax e il contestuale inasprimento delle pene per gli evasori, una fetta di evasori seriali inizierebbe a pagare le tasse». Per Carrara, dunque, dopo la rottamazione delle cartelle esattoriali, il governo M5s-Lega dovrebbe lavorare sulla flat tax. (agg. di Silvana Palazzo)

TUTTI I DUBBI SULLA PACE FISCALE

Mentre si attende l’apertura della Rottamazione Quater sulle cartelle esattoriali, non sono pochi i dubbi rimasti ai contribuenti in merito alla Pace Fiscale elaborata dal Governo e dall’Agenzia delle Entrate: sullo Sportello dei Diritti si affrontano diversi temi, tra cui il condono concesso ai contribuenti per risolvere le liti con il fisco il cui giudizio di primo grado sia stato instaurato entro il 24 ottobre 2018 (data di entrata in vigore del decreto), usufruendo di un trattamento agevolato consistente, in linea di massima, nello stralcio delle sanzioni e degli interessi di mora. Ebbene, secondo lo sportello di aiuto «non rientrano nell’ambito di applicazione della disciplina di cui si tratta le controversie instaurate contro altri enti impositori, come ad esempio l’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Inoltre, da ciò consegue che non sono definibili le liti instaurate avverso atti dell’agente della riscossione nelle quali l’Agenzia delle entrate, pur essendo titolare del rapporto giuridico sostanziale dedotto in giudizio, non sia stata destinataria dell’atto di impugnazione e non sia stata successivamente chiamata in giudizio, né sia intervenuta volontariamente. Sono, quindi, escluse dalla definizione le controversie nelle quali è parte unicamente l’agente della riscossione, ancorché inerenti ai tributi amministrati dall’Agenzia delle entrate e ad atti aventi comunque natura impositiva. Sono, invece, definibili le liti relative ad atti dotati di natura impositiva che vedono come parte in giudizio, assieme alla stessa Agenzia, anche l’agente della riscossione». (agg. di Niccolò Magnani)

COMMERCIALISTI “SITUAZIONE SURREALE”

Polemica a seguito della Rottamazione Ter e del saldo per lo stralcio. Daniele Virgillito, presidente dell’unione giovani commercialisti (Ungdec), ha parlato ai microfoni dell’edizione economica di Repubblica, spiegando: «È una beffa che debbano essere i professionisti a implorare una proroga che aiuti lo Stato a fare cassa con la pace fiscale». Secondo lo stesso Virgillito, non dovrebbero essere i professionisti a chiedere di dilatare i tempi «per motivazioni palesemente legate alle inefficienze della Pa, senza dimenticarci – ha aggiunto – le stravaganti considerazioni dell’agente alla riscossione per le province siciliane che, prendendo atto delle segnalazioni di professionisti e utenti, confidava nella loro ulteriore collaborazione, auspicando di convogliare gli accessi alla piattaforma fuori dagli orari di ufficio ordinari, per scongiurare i continui blocchi informatici che, ancora oggi, stanno affliggendo i professionisti. Tutto ciò è a dir poco surreale». Il leader dell’Ungdec parla di «nuovo, ennesimo ingorgo burocratico, davanti al quale non basta limitarsi ad una proroga». Secondo Virgillito bisogna rimodulare il calendario fiscale, «Lo avevamo già proposto a febbraio – ricorda – avvertendo sull’imminente diluvio di scadenze e adempimenti, che puntualmente è arrivato, mettendo a dura prova studi professionali, contribuenti e imprese». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ROTTAMAZIONE TER CARTELLE ESATTORIALI, LE PAROLE DI SALVINI

La rottamazione ter delle cartelle esattoriali dovrebbe essere presto prorogata, visto anche l’alto numero di domande pervenute. L’operazione sembra essere stata un successo e Matteo Salvini, durante un comizio a Fidenza ha ricordato: “Abbiamo promesso di mettere le mani in Equitalia: i dati aggiornati a ieri ci dicono che sono 1,7 milioni gli italiani che potranno rottamare le cartelle senza sanzioni, more e interessi e tornare a vivere”. Secondo quanto riporta Lapresse, il vicepremier ha anche aggiunto che “su Equitalia c’è da andare fino in fondo e invertire l’onere della prova perché, se ti arriva l’accertamento, sei tu che devi impazzire per dimostrare di essere innocente, mentre in uno Stato normale è lo Stato che deve farlo”. Parole che lasciano prevedere la volontà di andare a incidere in profondità sul sistema fiscale. Vedremo con quale esito e con quali tempi, visto che il problema è sul tappeto da anni.

LA TRASFORMAZIONE DELLA PA

La rottamazione ter delle cartelle esattoriali viene vista come un successo anche sotto un altro punto di vista. Riccardo Luna, Direttore dell’Agi, ricorda infatti che “quasi tre milioni di contribuenti nel 2018 hanno inviato via email la dichiarazione dei redditi precompilata; e, nel 2017, la nota rottamazione delle cartelle esattoriali che ha riguardato 950 mila richieste, si è svolta in gran parte sul nuovo sito dell’Agenzia delle Entrate (che ha anche varato un garbato servizio sms ‘se mi scordo’, che ci ricorda le scadenza fiscali con un messaggino, un anno fa gli iscritti erano 264 mila)”. Le domande quest’anno, come noto, sono state ancora di più e ciò dimostra che se ancora non si può parlare di un trasformazione digitale della Pubblica amministrazione completata con successo, si può dire “che siamo ormai ben oltre gli annunci: è iniziata ed è possibile”. Anche qui, però, resta da capire quanto ci vorrà per ultimarla.