Poco dopo le 19 sono stati pubblicati i risultati ufficiali delle Regionarie M5s in Emilia Romagna: il responso di Rousseau premia Simone Benini, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Forlì, che così viene nominato candidato Governatore alle prossime Elezioni Regionali del 27 gennaio 2020. Segue di un giorno il responso su Francesco Aiello, candidato in Calabria, con la modalità di voto che abbiamo visto però esser stata decisamente diversa: mentre qui potete trovare i risultati ufficiali per i candidati consiglieri M5s alle Regionali in Emilia, qui di seguito ecco in ordine i candidati Presidenti con rispettivi voti ricevuti. Simone Benini – 335 voti; Monica Medici – 222 voti; Raffaella Gamberini – 219 voti; Luigi Delli Paoli – 198 voti; Claudio Fochi – 177 voti; Natascia Cersosimo – 157 voti; Giuseppe Distante – 111 voti; Giuseppe Rai – 78 voti; Giancarlo Schiano – 61 voti. Come riporta lo stesso Blog delle Stelle, Benini «è un piccolo imprenditore attivo nel campo IT, sistemista programmatore senior, esperto di sistemi informatici. È grande appassionato dei temi che sono alla base dei programmi del Movimento 5 stelle: energie rinnovabili, politiche rifiuti zero, sostenibilità ambientale applicata in ogni campo». A livello politico, il neo-candidato Presidente che sfiderà Bonaccini e Borgonzoni il prossimo 27 gennaio è dal 2014 consigliere comunale a Forlì, già vice presidente della 2a Commissione Consiliare Programmazione, investimenti, urbanistica, ambiente, attività economiche.



REGIONARIE M5S AL VIA SU ROUSSEAU

Dopo il voto sulla Calabria di ieri, piattaforma Rousseau ancora “aperta” quest’oggi per le Regionarie M5s in Emilia Romagna: si vota il candidato Presidente che dovrà rappresentare il Movimento 5 Stelle nelle Elezioni Regionali del 27 gennaio prossimo, dopo che Francesco Aiello, il professore universitario, è stato nominato candidato Governatore per la Regione Calabria, oggi è il turno dello sfidante di Bonaccini e Borgonzoni alle prossime Regionali emiliane. Nella complicata vigilia al voto che ha agitato e non poco la base del M5s – con la proposta di Luigi Di Maio di non partecipare al voto di gennaio per riorganizzare al meglio la base politica del M5s e ripresentarsi alle prossime Regionali di primavera, del tutto sovvertita dal voto su Rousseau degli iscritti che sconfessarono il loro leader politico – ieri si è già assistito ad un “avviso” lanciato dalla base ai suoi vertici: nel voto per il candidato calabrese, Aiello era l’unico candidato e ha ottenuto la ratifica davvero per pochissimi voti di distanza (appena il 53,1% dei Sì contro il 46,95% dei No). Le penultime Regionarie M5s del 2019 hanno visto così una profonda spaccatura interna al partito che “sinistramente” ricorda quella vista sempre ieri in Aula al Senato per le votazioni sul Mes.



REGIONARIE M5S EMILIA ROMAGNA: I CANDIDATI PRESIDENTE

Oggi è la volta dell’Emilia Romagna, con i candidati Presidente che venivano scelti in base ai voti presi dai singoli candidati consiglieri regionali votati sempre ieri durante le Regionarie della Calabria: «Oggi, giovedì 12 dicembre 2019 a partire dalle ore 10 fino alle ore 19, gli iscritti abilitati residenti in Emilia-Romagna, sono chiamati a votare su Rousseau per decidere il candidato Presidente di regione. La lista dei candidati votabili è composta dai singoli candidati più votati per ogni circoscrizione nella votazione di ieri», scrive questa mattina il Blog delle Stelle, informando gli iscritti con i nomi dei candidati Governatore per l’Emilia Romagna in casa M5s. Si tratta di Simone Benini, Natascia Cersomino, Luigi Delli Paoli, Giuseppe Distante, Claudio Fochi, Monica Medici, Raffaella Gamberini, Giuseppe Rai, Giancarlo Schiano. Secondo quanto riportato dallo stesso candidato, almeno nella circoscrizione di Rimini, Luigi Delli Paoli ha ottenuto ieri il maggior numero di preferenze: «E’ un risultato significativo per diversi motivi. Al di là della soddisfazione personale, il dato più importante è legato all’identità stessa del M5S emiliano romagnolo. Solo poche settimane fa aleggiava la possibilità di non partecipare nemmeno alle regionali per ragioni di organizzazione interna e invece il dato di Rousseau ha affermato un principio portante del Movimento: ‘non si può vincere contro chi non si arrende’. È necessario fare un passo avanti nel rispetto del voto di Rousseau e confermare pieno appoggio alla lista 5 Stelle e a chi sarà il suo candidato presidente».

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