La drammatica storia di Iris Setti, uccisa a 61 anni in un parco di Rovereto da un senzatetto nigeriano, Nweke Chukwuka, ha infiammato il dibattito in materia di sicurezza e di valutazione della pericolosità sociale di soggetti che, al pari del 37enne, sarebbero segnalati persino dalle proprie famiglie per condotte violente e allarmanti. Le sorelle dell’uomo avrebbero chiesto l’intervento delle autorità prima del delitto, sostenendo la necessità di un Tso (trattamento sanitario obbligatorio) per il timore di azioni ancora più aggressive e addirittura che uccidesse qualcuno. Una misura, questa, che però non è oggettivamente sufficiente a risolvere i problemi legati a situazioni così complesse – anche per assenza di strutture adeguate ad accogliere e trattare in modo strutturale chi si trova in simili condizioni – né a prevenire derive spaventose e, talvolta, irreversibili.
Sulla vicenda si era già espressa la pm di Rovereto, Viviana Del Tedesco, che ai microfoni di Tgr Trento ha parlato di una “tragedia annunciata” alla luce di “difficoltà e carenze conosciute a livello nazionale” davanti a cui “non si poteva fare di più“. Del Tedesco ha sottolineato che in città “ci sono moltissime persone con problematiche personologiche e che non hanno un alloggio, soggetti che commettono reati spesso non di gravissimo allarme sociale, spesso con misure cautelari come questo (…)” ma a pesare su una situazione potenzialmente esplosiva ci sarebbero l’assenza di centri dedicati e di strumenti anche dal punto di vista normativo. La pm è tornata sul caso dell’omicidio di Rovereto in una intervista rilasciata a La Verità, avanzando un ritratto dell’indagato Nweke Chukwuka come di un uomo che, prima dell’omicidio di Iris Setti, non avrebbe mai dato segnali di una simile tragica evoluzione.
Le parole della pm di Rovereto sul presunto killer dell’omicidio di Iris Setti, Nweke Chukwuka: “Era un pover’uomo, è facile sparare a zero…”
Le parole della pm di Rovereto sull’omicidio di Iris Setti e, in particolare, sulla figura del presunto assassino Nweke Chukwuka sono contenute nell’intervista di Fabio Amendolara per La Verità. La procuratrice Viviana Del Tedesco avrebbe parlato di precedenti non degni di nota a carico del nigeriano 37enne oggi accusato di aver massacrato di botte, fino a ucciderla, la donna di 61 anni aggredita brutalmente la sera del 5 agosto scorso nel parco Nikolajevka. Secondo la pm, alle spalle Nweke Chukwuka non avrebbe quella “sfilza impressionante di precedenti” di cui, da giorni, la stampa dà conto (dallo spaccio alla violenza privata, dalle lesioni alla resistenza a pubblico ufficiale fino al reato di atti osceni in luogo pubblico e all’evasione). “Non aveva per niente una sfilza di precedenti, non so dove li avete trovati”, ha dichiarato la pm al giornalista prima di dire la sua sull’episodio di inottemperanza dell’obbligo di firma a cui era sottoposto che risalirebbe allo scorso luglio: “Per quanto mi riguarda quella è un’evasione per andare a fare la spesa, non è mica un’evasione da Alcatraz“.
La procuratrice di Rovereto non avrebbe dubbi, secondo le dichiarazioni sul caso dell’omicidio di Iris Setti riportate da La Verità, sul profilo del 37enne già noto alle forze dell’0rdine: “Aveva una puntualità nel fare la firma che se gli studenti di oggi fossero così puntuali a scuola saremmo a cavallo. Era anche collaborativo, una persona assolutamente corretta. A me non risultano tutti questi reati (…)“. Del Tedesco non avrebbe intravisto segni di una pericolosità sociale nella condotta di Nweke Chukwuka: “Lo si vedeva al parco che si allenava, poi io non lo so cosa sia successo. È un uomo che fisicamente è spettacolare, quello lì doveva andare a fare le Olimpiadi, a fare i mondiali di pugilato (…). Si allenava, adesso parlano tutti di quelle robe nei parchi…“. Per la pm, il 37enne sarebbe stato “un pover’uomo” che si “poteva recuperare“ se avesse trovato lavoro. “È facile sparare a zero – avrebbe concluso Del Tedesco – (…) bisogna valutare i problemi prima di attaccare (…). Adesso son tutti bravi, ma se fossimo stati al suo posto?“.