Indignazione e polemiche a seguito di quanto accaduto in un istituto scolastico superiore di Rovigo, dove una docente è rimasta ferita dopo essere stata raggiunta da due colpi di pistola ad aria compressa. Chi ben conosce questo tipo di armi giocattolo, sa benissimo che non possono causare lesioni mortali ma in ogni caso possono ferire, soprattutto se si viene colpiti da distanza ravvicinata. Della vicenda ne ha parlato oggi il quotidiano online Open, che ha riportato le parole di Isabella Sgarbi, la dirigente della scuola in questione.



«Come docenti – ha commentato – più che allarmati siamo affranti dal punto di vista educativo, perché i ragazzi non hanno percepito il disvalore del loro gesto, hanno reagito come fosse un gioco. Si è trattato di allievi di una prima classe, quindi giovani, che si sono anche autodenunciati del fatto. Non provengono da famiglie con disagio, sono ragazzi normali. Solo hanno preso la cosa come un gioco. Ma hanno irriso un pubblico ufficiale, non hanno capito la scala dei valori». Nel video incriminato, che trovate qui sotto, si sente chiaramente lo sparo che colpisce la prof alla testa. L’insegnante ferita si è invece riservata di adire per le vie legali. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ROVIGO, STUDENTI SPARANO A PROF, SALVINI: “PERSO IL CONTROLLO, LAVORIAMO SU RISPETTO”

Da Rovigo in queste ore arriva la sconcertante notizia si alcuni studenti che sparano ad una prof dell’istituto tecnico Viola Marchesini. Non si tratta di una pagina, fortunatamente, buia come si sarebbe potuta rivelare e gli studenti si sarebbero limitati a qualche colpo con un’arma giocattolo, ad aria compressa, ma il rischio di provocare dei gravi danni era comunque alto. Il video è poi, come tristemente capita in casi analoghi, stato condiviso sui social, nella generale derisione della docente impegnata a fare lezione.



Nel video diffuso sui social si vedono gli studenti sparare alla prof un primo colpo, segue la reazione confusa, e giustamente alterata, della docente, tra la derisione generale degli studenti. A rendere il tutto più grave e meno accettabile, oltre al fatto che nessuno abbia pensato di fermare l’iniziativa o schierarsi in difesa della professoressa, è che tutto ciò sarebbe avvenuto in una classe prima a metà ottobre, a meno di un mese dall’inizio dell’anno scolastico che vedeva la classe alle prese con un nuovo contesto per la prima volta. Seppur il video si fermi poco dopo il primo sparo alla prof, i colpi sarebbero stati in totale 3, secondo le ricostruzioni.

Studenti sparano alla prof: il commenti della preside e di Salvini

La vicenda degli studenti che sparano alla prof risalirebbe, insomma, a metà ottobre anche se è diventata nota solamente oggi. La preside dell’istituto tecnico di Rovigo avrebbe subito commentato l’accaduto, sottolineando di aver individuato i colpevoli e confermando che “si tratta di una pistola spara pallini ad aria compressa”. “Siamo risaliti agli autori”, spiega la preside Isabella Sgarbi, “che sono quattro” e che avrebbero organizzato tutto affinché riuscissero a garantirsi un’angolazione di ripresa comoda e la copertura dei loro compagni per mascherare il misfatto.

La preside, sempre commentando la vicenda degli studenti che sparano alla prof, informa anche di aver preso le giuste misure nei confronti dei ragazzi, senza rendere noto nello specifico il provvedimento. Inoltre, la classe prenderà parte ad una giornata di formazione sull’educazione civica e ad un colloquio con una psicologa. Anche Matteo Salvini ha commentato la vicenda, sottolineando che “sembra che si stia perdendo il controllo della situazione” e suggerendo che “oltre al merito è fondamentale reintrodurre anche il rispetto nelle nostre scuole”.