Roxana, la sorella di Maria Campai, in collegamento con “Ore 14” racconta l’ultima volta in cui ha visto la donna, uccisa dal 17enne a Viadana: “Quella sera ho visto quel ragazzo, lei è arrivata, lo ha preso per mano ed è andata per quella via. Io dopo un’ora l’ho chiamata e non mi ha più risposto. Lei dopo averlo incontrato mi ha scritto: ‘Quest’uomo è troppo amabile, mi sta portando in taxi, ci vediamo domani’. E io l’ho cercata tutta la notte, perché io conosco lei come scrive e sapevo che non fosse lei”.



Roxana ha compreso fin da subito che non stesse parlando con la sorella di Maria Campai: “Lei non dice mai che un uomo è “amabile”, non mi ha mai scritto così. Tutta la notte l’ho cercata, tutto il giorno, dappertutto. Anche per quella strada dove l’ho lasciata”. Il riconoscimento dell’assassino è avvenuto per caso: “Ho visto un giorno che il ragazzo che è uscito da quel palazzo ed è andato in farmacia, ho fatto una foto e siamo andati dai carabinieri”. Il quel momento il 17enne “è venuto con il babbo e ha alzato le mani sul mio ragazzo, al collo, e il padre voleva picchiare anche me, in caserma”.



Sorella Maria Campai: “Voglio che stia tutta la vita in prigione”

Roxana, la sorella di Maria Campai, a “Ore 14” racconta cosa è accaduto dopo che si è recata dai carabinieri per fare la denuncia: “Dopo due-tre ore ho saputo che avevano trovato mia sorella morta. Così mi hanno detto i carabinieri. Hanno avuto anche il coraggio di venire in caserma dopo che l’ha ammazzata. Io voglio che stia tutta la vita in prigione, deve pagare lui e chiunque l’abbia aiutato ad ammazzarla. Io non dico che ci siano i complici, lascio tutto in mano ai carabinieri e all’avvocato. Lei era troppo buona”.

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