Il dramma delle RSA in tutta Italia non si ferma e anche la Puglia rischia di alzare bandiera bianca. Finora i casi più gravi si erano fatti registrare al centro nord, ma Fabio Margiglio, presidente regionale di Assoap, l’associazione delle strutture socio assistenziali pugliesi, ha lanciato un appello dai toni disperati cercando una sponda dalle famiglie che, di fatto, in questo momento non possono fare affidamento sulle strutture. “Aiutateci, non sappiamo più come fare, non possiamo resistere così a lungo, venite a riprendervi i vostri cari, se potete, riportarteli nelle vostre case, abbiate cura personalmente di loro, oppure venite qui nelle residenze ad aiutarci, in barba ai divieti ma consapevoli che porterete il virus, fate la vostra scelta nel silenzio assoluto delle istituzioni che parlano con le loro circolari“. Una richiesta d’aiuto che è contemporaneamente una dura accusa verso il Governo che al momento non avrebbe dato alle RSA strumenti efficaci per contenere il contagio. Margiglio ha inviato la nota alla stampa evidenziando alcune incongruenze che a suo avviso stanno rendendo assurde le politiche di contenimento del virus all’interno delle RSA.
RSA PUGLIA, SITUAZIONE FUORI CONTROLLO?
Margiglio sottolinea che lo stesso divieto di visita dei parenti è assurdo se il lockdown finirà, visto che gli stessi operatori sanitari potrebbero veicolare il virus all’interno delle strutture e contagiare gli ospiti: “Continuare a negare le visite ai parenti non farà altro che permettere al virus di entrare attraverso il personale asintomatico che man mano ricomincerà a vivere, ad uscire, a vedere altra gente. Non abbiamo le armi per difenderci, non le ha nessuno e se qualcuno le ha a noi non le danno.” Ma senza condizioni nuove o rafforzamenti per le strutture e il personale, le RSA potrebbero arrivare definitivamente al collasso: “Per le strutture residenziali – spiega Margiglio – potrebbe essere la fine: chi per sorte o perché ubicato in un paese risparmiato dalla diffusione del virus si è salvato, cadrà, anche se manterrà la struttura chiusa, anche se continuerà a negare le visite ai parenti, perché il virus entrerà attraverso il personale asintomatico.” Le strutture socio assistenziali pugliesi attendono risposte dirette da parte del Governo per mettere fine a una drammatica emergenza.