Tornano le visite agli anziani in Rsa e le attività di gruppo all’interno delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali. L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha dato il via libera ad una sorta di Fase 3 per le Rsa. Dopo la fase più acuta dell’emergenza Covid-19, parenti e amici possono tornare a far visita agli anziani ospiti, ovviamente nel rispetto delle misure di sicurezza. Ed è proprio l’ultimo documento Iss a delineare le linee guida sulle riaperture: “Indicazioni ad interim per la prevenzione e il controllo dell’infezione da Sars e socioassistenziali”, il titolo. Trattasi di una nuova versione del precedente documento in cui erano precisate le istruzioni anti Covid in queste comunità. Quello pubblicato oggi è, dunque, un documento aggiornato che tiene conto della situazione epidemiologica attuale. Il report ribadisce l’importanza del distanziamento fisico e fissa le regole per garantire nuovamente l’accesso alle strutture tramite i ricoveri, che finora erano bloccati, e procedure sicure dei reingressi dagli ospedali.



RSA, VIA LIBERA DALL’ISS ALLE VISITE DI PARENTI E AMICI

«Il benessere degli anziani e delle persone fragili è intimamente collegato anche alla loro sfera emotiva», spiega Paolo D’Ancona, ricercatore dell’Iss e coordinatore del gruppo di lavoro che ha realizzato il nuovo documento sulle Rsa. Partendo dal presupposto che incontrare i propri cari non è ininfluente sulle loro condizioni di salute, e visto che la situazione epidemiologica attuale lo permette, «è necessario imboccare una strada che riporti gradualmente alla normalità». Il report Iss è importante proprio per la specificità della popolazione a cui è dedicato, anche per questo viene aggiornato in relazione al contesto. «Nelle strutture residenziali sociosanitarie e socioassistenziali sono ospitati, oltre agli anziani, anche soggetti con patologie croniche, affetti da disabilità di varia natura o con altre problematiche di salute, anch’esse da considerarsi fragili e potenzialmente a maggior rischio di evoluzione grave se colpite da Covid-19», aggiunge Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Per tutte queste ragioni è importante il rispetto delle norme anti Covid.

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