Torna un nuovo focolaio di coronavirus a Milano in una Rsa, 22 positivi nella Quarenghi nella periferia Nord-Ovest della metropoli: nelle residenze per anziani, tra febbraio e marzo, si erano segnalate le più gravi conseguenze dell’espandersi della pandemia, con vere e proprie ecatombe di vittime tra anziani e operatori sanitari. Torna dunque “l’incubo” anche se dalle prime informazioni fornite da Il Giorno vi sarebbe solo un paziente con sintomi e tutti gli altri – 21 – sono positivi contagiati ma al momento senza alcuna conseguenza sulla propria salute. Si tratta di 21 anziani e un operatore sanitario il bilancio del tampone effettuato a tutti gli ospiti e lavoratori della Rsa Quarenghi, ma appunto solo un paziente avrebbe presentato sintomi, proprio il primo da cui è scaturito il controllo screening a tappeto in tutta la struttura. La metà degli ospiti risultati positivi è già stata ricoverata in ospedale in reparti Covid nelle scorse ore, mentre i restanti 10 sono isolati in attesa di un posto. Infine, l’operatore è stato messo a riposo.
RSA MILANO, TAMPONE A TUTTI DOPO IL PRIMO CASO
«La situazione è gestita e monitorata quotidianamente dal personale sanitario e socio-assistenzale nel rispetto delle procedure e dei protocolli in essere», spiega la Coopselios che gestisce la struttura per anziani a Milano Nord-Ovest. Contatti da Il Giorno, la stessa cooperativa spiega come sia avvenuta la scoperta di questo nuovo focolaio – il primo importante nelle Rsa milanesi dopo la fine del lockdown: «un ospite ha manifestato sintomi riconducibili al Covid; sottoposto a tampone nasofaringeo, è risultato positivo ed è stato immediatamente trasportato in ospedale così come previsto dalle nuove disposizioni emanate dalla Regione». Si è al momento in attesa dei risultati per gli ultimi 24 ospiti della Rsa Quarenghi sottoposti al tampone nelle scorse ore: i test hanno coinvolto ovviamente anche gli operatori e solo 1 è rimasto positivo al coronavirus, anch’egli però senza alcuna sintomatologia.