“Io volevo fare tutt’altro”: così, con una battuta, Ruben Rigillo, figlio di Mariano, ai microfoni di Oggi è un altro giorno. Il figlio d’arte ha parlato dei suoi primi passi nel mondo della recitazione, grazie al padre: “Io ero interessato alla regia. Una volta mio padre mi disse di andare a vedere le prove di uno spettacolo. Mi chiese di leggere una parte piccola. Poi mi chiese invece di fare la parte (ride, ndr)”.



“Io sapevo che era dotato, amore di papà (ride, ndr)”, la battuta di Mariano Rigillo sul figlio Ruben. Quest’ultimo ha voluto poi ricordare un grande maestro come Gigi Proietti, parole al miele per l’indimenticabile artista: “Era uno dei più generosi che abbia mai conosciuto, soprattutto con i giovani. Voleva fare in modo che tu risultassi più di quanto potevi risultare. Chi lo fa in televisione? Lui ci teneva, dava suggerimenti”. (Aggiornamento di MB)



Ruben Rigillo e gli inizi con il padre Mariano: “Mi portava con lui…”

Ruben Rigillo è un noto attore di televisione e teatro. Ha avuto la fortuna di muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo proprio insieme a suo padre Mariano. Con lui ha debuttato a teatro nel 1993 ne L’osteria di campagna di Raffaele Viviani. Successivamente ha preso parte a numerose fiction tv come: Il maresciallo Rocca, Commesse, Compagni di scuola, Don Matteo, Due imbroglioni e… mezzo e Un caso di coscienza. Nel 2011 è entrato a far parte del cast della soap opera italiana CentoVetrine vestendo i panni di Cristiano Salani ed ha lavorato anche al cinema con diversi registi e fra questi anche Carlo Vanzina, mentre nel 2021 è apparso nel cast di Mina Settembre su Rai 1 con Serena Rossi. Ruben è nato dall’unione di Mariano Rigillo con la prima moglie Maira Torcia. La coppia ha avuto due figli: Riccardo e Ruben.

A proposito dei suoi inizi in teatro, Ruben aveva raccontato in un’intervista alla Gazzetta dello Spettacolo: “Mio padre mi portava con sé, durante i suoi spettacoli, sin dai primi giorni di vita. Tutto ciò che ho appreso, è tutto ciò che ho visto da quando ho cominciato a vedere mio padre recitare. Ha sempre preteso il massimo da me, proprio perché ero suo figlio e non un allievo qualsiasi. Prima di appassionarmi al teatro, però, mi appassionai alla regia. Un giorno, durante le prove di “Osteria di campagna”, di Raffaele Viviani, mio padre mi chiese di leggere una parte, un ruolo che non era ancora stato assegnato. Probabilmente, voleva testare il terreno, capire se fossi pronto per salire sul palco. Mi ha sempre trasmesso tanto e, ancora oggi, continua a darmi consigli, ad impartirmi supporto”.

Ruben Rigillo e il ricordo di Gigi Proietti: “Era una persona umile…”

Ruben Rigillo ha lavorato nel Maresciallo Rocca assieme a Gigi Proietti. L’attore lo ha ricordato in una delle sue interviste: “Con Gigi, prima de “Una pallottola nel cuore”, non ci eravamo mai persi di vista. Venne a vedermi a teatro, prima di ritrovarci su quell’ultimo set, e si complimentò dei passi che avevo compiuto nel mio percorso artistico. Era una persona umile, buona ed era anche molto generoso. Si preoccupava che gli altri stessero bene, affinché diventassero dei grandi, dei bravi attori. Non è un caso che avesse una scuola straordinaria da cui sono usciti dei veri talenti”.

Ruben Rigillo ha due figlie. L’attore, molto riservato sulla vita privata, si è lasciato sfuggire questa informazione. Parlando dei suoi hobby ha infatti raccontato: “Dal mio canto, mi diverto a suonare, ad esibirmi con il mio gruppo jazz. Mi definisco un musicista mancato. Mi è mancato studiare, impegnarmi a fondo, per poter diventare un vero e proprio musicista. Adoro leggere, specie al mattino e dipingere i soldatini di piombo, una passione che mi occupa al tavolo da lavoro. Non ultima, la famiglia, l’impegno più bello della mia vita. Adoro prendermi cura delle mie figlie, portarle a scuola, dare loro supporto in ogni cosa”.