CAOS MERCATI IN RUSSIA (E NON SOLO)
Il mondo è in attesa di capire se l’esito dei colloqui in corso tra Russia e Ucraina porteranno una fine “pacifica” alla guerra mossa da Putin: nel frattempo, le conseguenze iniziano ad essere devastanti e non solo sul fronte (tremendo) umanitario. Le sanzioni alla Russia scagliate da Ue, Usa e Uk stanno generando un autentico “terremoto” nei mercati, con il primo effetto manifesto che è stato il crollo del Rublo (la moneta russa).
Il sistema finanziario russo è praticamente paralizzato, in attesa che dall’Unione Europea venga ufficializzato l’elenco delle banche che saranno sospese dal sistema SWIFT (sistema internazionale di pagamenti): stamane la Borsa di Mosca è stata costretta a chiudere per l’intera giornata, visto l’avvio choc delle contrattazioni. Il rublo oggi vale 109 dollari (erano 83,5 mercoledì, giorno prima dell’invasione russa in Ucraina) e 119 euro (valeva 93,5): in uno scenario purtroppo già visto altre volte nella storia anche recente, la conseguenza immediata della perdita di valore d’acquisto di una moneta è la fila interminabile dei cittadini ai bancomat per ritirare denaro corrente.
IL CRAC DELLA SBERBANK RUSSA
Con i timori di un crollo sempre più verticale del rublo, i cittadini russi nelle principali città stanno affollando i bancomat per ritirare anche valuta estera: nel frattempo è partita la più che ovvia “corsa” degli investitori a comprare beni rifugio mentre si vendono anche gli asset più rischiosi. Al momento, il valore dell’oro sale dell’1% a 1909,17 dollari all’oncia: come spiega il focus di “Corriere della Sera Economia”, anche il petrolio riduce i guadagni ma «prosegue comunque la sua corsa sulla scia dei timori di una crisi energetica dopo le nuove sanzioni imposte dalle nazioni occidentali a Mosca per l’invasione dell’Ucraina». Il presidente russo, Vladimir Putin, presiederà nel pomeriggio una riunione di emergenza con il suo gabinetto e la banca centrale dopo che le sanzioni occidentali al Paese «hanno cambiato in modo significativo la realtà economica della Russia», ha reso noto il Cremlino. Il portavoce, Dmitry Peskov, ha aggiunto che le sanzioni occidentali alla Russia «sono dure, problematiche ma il Paese ha il potenziale necessario per compensarne i danni». È atteso in serata il giudizio della Banca centrale russa in merito al blocco sempre più crescente delle contrattazioni con larga parte del mondo occidentale: crollo rublo, Borse sotto choc ma anche il primo vero “crac” di una banca russa tra le più importanti come Sberbank: «Sberbank Europe e le sue divisioni in Croazia e Slovenia sono in fallimento o in probabile fallimento per il deterioramento della loro situazione di liquidità», ha annunciato la BCE in una nota pubblica, sottolineando come l’istituto russo «nel futuro vicino non sarà probabilmente in grado di pagare i suoi debiti in tempo. Sberbank Europe, controllata dalla russa Sberbank, e le sue divisioni hanno sperimentato una significativa uscita di depositi in seguito all’impatto delle tensioni geopolitiche».