Karima El Marough, nota come Ruby, ha ascoltato il racconto che è stato fatto di lei dal pm Luca Gaglio nella requisitoria al processo a carico di Silvio Berlusconi e altri 27 imputati: una descrizione in cui non si riconosce e a cui anzi si ribella. “Sono molto turbata dalla descrizione che ancora una volta viene fatta della mia persona, da parte di chi non mi ha mai neppure conosciuta”, ha commentato come riportato dal Corriere della Sera al termine dell’udienza.



“La Ruby descritta in aula è molto lontana da Karima, la persona che sono sempre stata e la donna che sono oggi e la mia vita non ha nulla a che vedere con quella descritta dall’accusa nel processo. Sono stanca di dover combattere contro una rappresentazione di me che non ha nulla a che vedere con quanto sono”, ha aggiunto. Dodici anni dopo i fatti dei bunga bunga infatti Karima El Marough è tra gli imputati del processo Ruby ter e la Procura insiste su quanto fosse “disinvolta” in quel periodo. Una accusa che la donna non accetta.



Ruby si ribella alla descrizione dell’accusa a processo: la rubacuori “foraggiata” da Silvio Berlusconi

La descrizione che il pm Luca Gaglio nel corso della requisitoria al processo a carico di Silvio Berlusconi e altri 27 imputati ha fatto di Ruby è quella di una minorenne “foraggiata” dal politico. Da dipendente di un centro estetico a ballerina in un night, fino a ragazza ricca capace di spendere oltre 1.400 euro a sera. “Pagava con banconote da 500 euro, che più di così c’era solo da buttare i soldi dalla finestra”, riporta il Corriere della Sera. “Frequentava i ristoranti e gli alberghi di lusso, si faceva pagare i taxi da Genova a Milano”.



Da appena maggiorenne sembrava “essere diventata miliardaria da un giorno all’altro” e si comportava “come le persone che vincono alla lotteria e prima spendono, spendono, poi arriva la depressione e anche il rischio suicidio è alto”. Un racconto di sé che Karima El Marough, dopo avere trascorso una gioventù difficile, non intende accettare.