SILVIO BERLUSCONI ASSOLTO AL PROCESSO RUBY TER: “IL FATTO NON SUSSISTE”

Silvio Berlusconi è stato assolto perché «il fatto non sussiste» nel processo al Tribunale di Milano sul caso Ruby Ter: la notizia nell’aria dopo sole due ore di camera di consiglio ora è ufficiale, con la lettura della sentenza dei giudici della settima sezione penale presieduti da Marco Tremolada. Il pm Siciliano con il sostituto procuratore Gaglio chiedevano per il leader di Forza Italia 6 anni di condanna con reclusione e confisca di 10.846.123 euro per presunta corruzione in atti giudiziari di alcune delle protagoniste dei primi due processi sul caso “Ruby”.



Invece per i giudici di Milano il «fatto non sussiste» né per Berlusconi né per gli altri 28 imputati, compresa Karima el Mahroug, “Ruby Rubacuori”. La sentenza pone fine ad un processo durato 6 anni in cui la Procura di Milano accusava Berlusconi di aver pagato dal novembre 2011 e fino al 2015 circa 10 milioni di euro alle giovani ospiti delle serate di Arcore per essere «reticenti o mentire durante i processi Ruby e Ruby bis». A sua volta, il leader ed ex Premier si è sempre difeso parlando di «generosità» per ricompensare chi è stata rovinata nella propria esistenza da un decennio di polemiche e processi sul caso Ruby.



SENTENZA RUBY TER, NON SOLO BERLUSCONI: TUTTI ASSOLTI, ECCO PERCHÈ

Sono stati però tutti assolti, non solo Silvio Berlusconi, i 28 imputati nella prima sentenza sul processo Ruby Ter: tranne alcuni prosciolti per prescrizione sulle posizioni minori, quasi tutti gli imputati (tra cui le 20 cosiddette “olgettine”) sono stati assolti perché «il fatto non sussiste», ovvero non vi è stata alcuna corruzione né falsa testimonianza. «Ruby è stata tutta un’invenzione, il mio nome rimane Karima e ora è finito un incubo», così al termine dell’udienza in primo grado Karima el Mahroug, anch’essa assolta sul Ruby Ter, «Ho bisogno di tempo per assimilare sono contenta perchè finalmente una parte di verità è venuta fuori. Ho fatto bene a credere nella giustizia».



«Finalmente il calvario finisce», spiega in Aula alla Camera Paolo Emilio Russo di Forza Italia una volta appresa la notizia della assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo Ruby Ter. Chi resta profondamente scontenta dell’assoluzione piena di Silvio Berlusconi e degli altri imputati è il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano che a commento della sentenza sottolinea all’ANSA, «Non c’è amarezza, è il nostro sistema giudiziario, abbiamo lavorato con profonda convinzione e le prove dal nostro punto di vista ci hanno dato la convinzione, che rimane, che ci siano state false testimonianze e corruzione». Diametralmente opposto il commento del vicepremier e Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, «Felice per l’assoluzione di Silvio dopo anni di sofferenza, insulti e inutili polemiche». «Fateci prima leggere le motivazioni», ha poi spiegato Siciliano a chi le ha chiesto se la Procura ricorrerà in appello. Dopo due ore di camera di consiglio, i giudici della settima sezione penale del tribunale di Milano Marco Tremolada (presidente), Mauro Gallina e Silvana Pucci, hanno letto la sentenza nell’aula bunker a San Vittore a Milano: attese le motivazioni e il deposito della sentenza entro 90 giorni.