Ruby Ter, avvocato ragazze: stop ai moralismi

Nel corso della nuova udienza del processo Ruby Ter a Milano, le difese delle ragazze che parteciparono alle cene di Arcore hanno sottolineato come nelle aule dei tribunali ci siano solo giudizi morali e non penali. “Puoi andare a letto con chi vuoi e trovo abbastanza sconcertante che se ne debba parlare in un’aula in cui si parlava degli assassini di Walter Tobagi, in cui hanno sfilato i capi della ‘ndrangheta e ci sono stati altri processi terribili. Dobbiamo discutere di cosa fa qualcuno nella camera da letto?”, si è chiesto, sconcertato, l’avvocato Ivano Chiesa, difensore di due imputate, Aris Espinosa e Ioana Visan, per le quali la procura ha chiesto 4 anni  e3 anni e 6 mesi. “Siamo nel 2022, a me non frega nulla”, ha insistito il legale.



Il difensore ha poi detto la sua contro la decisione della procura di chiedere, nel corso della requisitoria, la revoca dell’ordinanza con cui il tribunale di Milano aveva dichiarato inutilizzabili le testimonianze di alcune ex olgettine rese nel processi Ruby e nel Ruby bis ma che nel Ruby Ter rischiano di intaccare parte delle accuse a carico dei 29 imputati del processo, tra cui Berlusconi: “Se io sparo a un morto è un omicidio? No. Come fa a esistere la falsa testimonianza di un non testimone?”, si è domandato.



Ruby Ter, parlano le difese delle ragazze imputate

Ad intervenire, come riferisce AdnKronos è stato anche l’avvocato Patrizia De Natale, difensore di Lisney Barizonte. Per lei la procura ha chiesto 3 anni e 6 mesi. A suo dire, il processo sul caso Ruby ter “si caratterizza da un elemento unico, da un’attenzione mediatica fortissima, dal 2010 al 2014, su comportamenti privatissimi delle persone coinvolte e che ha creato una folta nebbia che ha sovrapposto giudizi morali a giudizi penali”. Per l’avvocato, se solo si riuscisse a guardare al di là della fitta nebbia, ci renderemmo conto di come i fatti contestati siano del tutto irrilevanti. “L’accordo corruttivo è una presunzione, si presume ci sia stato perché ci sono delle dazioni di denaro”, ma i soldi sono “un’anomalia”, ha aggiunto. Quale sarebbe l’anomalia? A suo dire il fatto che per la prima volta in un processo si parli del “prezzo della corruzione che arriva da pagamenti su conti personali, tracciabili e dichiarati. E’ una fortissima anomalia. Perché una persona dovrebbe farsi corrompere per mentire in aula su baci, toccamenti che hanno un disvalore ma che non costituiscono reato e poi dichiarare spontaneamente il prezzo della corruzione? Non è logico”.



Nessuna corruzione anche secondo Andrea Buondonno, difensore della modella Iris Berardi. Marco De Giorgio, difensore di Francesca Cipriani e Miriam Loddo ha definito il Ruby Ter un “processo storico: se lo si saprà analizzare sarà una via di uscita illustre da un processo che nasce il 17 febbraio 1992, dal momento in cui purtroppo, piaccia o meno, la giustizia smette di reprimere e diventa una leva forte per sensibilizzare la massa”. Ad essere chiamata in ballo dal legale è stata l’ex magistrato Ilda Boccassini e nel mostrare in aula il suo libro ha aggiunto: “La magistratura chiuda un capitolo angosciante, del tutto inutile e si torni a fare giustizia”. La prossima udienza è fissata al 21 settembre, quando sarà il turno di altre difese.