Attraverso la sua difesa, Silvio Berlusconi ha depositato la richiesta di rinvio dell’udienza in programma per oggi 8 settembre in merito al processo Ruby ter. Una mossa attesa e giustificata dalle condizioni di salute preoccupanti da parte del leader di Forza Italia. L’istanza, come spiega Corriere della Sera, era stata depositata nella giornata di ieri dall’avvocato Federico Cecconi, con la certificazione medica in allegato. Nelle ultime due settimane Berlusconi aveva necessitato dell’accesso al San Raffaele per ben tre volte, di cui una per un ricovero seppur di una sola notte.



Già lo scorso 26 maggio, a causa delle condizioni di salute del Cavaliere, paziente anziano long Covid, il Tribunale aveva rinviato il dibattimento di tre mesi e mezzo per tutti gli imputati, compreso Berlusconi, dal momento che erano saltate quattro udienze consecutive. Oggi in aula è intervenuto l’avvocato Cecconi che ha fatto delle precisazioni sulle attuali condizioni di salute del suo assistito, affetto da “long Covid, aggravato da patologie preesistenti”, aggiungendo che si “trova in una condizione in cui necessita di riposo assoluto” per evitare “la recrudescenza” degli episodi che lo hanno colpito.



Ruby Ter, pm su Berlusconi “è vecchiaia, processo va fatto”

Il quadro clinico di Silvio Berlusconi sarebbe dunque preoccupante secondo le parole dell’avvocato Federico Cecconi che, come riferisce Adnkronos, in aula ha proseguito: “viene visto ancora come oggettivamente indeterminato” e “non si può escludere una sorta di cronicizzazione” delle sue condizioni. Nel periodo estivo, ha aggiunto, le condizioni di Berlusconi sarebbero leggermente migliorate ma nell’ultimo periodo sarebbe stato colpito da diversi episodi, “soprattutto di fibrillazione atriale, che sono quelli che maggiormente preoccupano i medici in termini di stabilità delle condizioni generali, e inevitabilmente hanno ripercussioni sotto il profilo strettamente giuridico”. Parlando poi del processo Ruby ter, il legale lo ha definito “grottesco” dal punto di vista del principale indagato, Berlusconi appunto, “dove la contestazione è basata su una sua generosità del tutto svincolata da quella che sono in realtà ragioni ipotizzate”.



Ad intervenire è stato anche il procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano, che ha commentato come l’ex premier sia affetto “da una malattia, che è la vecchiaia, e che è costellata da una serie di patologie compatibili con la vecchiaia e aggravate da questa”. A suo dire le malattie di Berlusconi sarebbero “fastidiose” ma “non particolarmente invalidanti”. Prima dell’estate la procura aveva chiesto lo stralcio della posizione di Berlusconi per via delle sue condizioni di salute, ma oggi il pm ha commentato: “è arrivata l’estate e abbiamo visto l’imputato stare visibilmente meglio, scorrazzare in cart e prendere in mano le redini dell’Italia con gli altri leader politici, sempre sorridendo. Ne siamo stati molto contenti”. Poi però le sue condizioni sarebbero peggiorate e di fronte a ciò sarebbe stata avanzata la possibilità di creare con lui un collegamento video o web ma le richieste sarebbero state “respinte o non coltivate”. Intanto, secondo il collegio della settima sezione penale di Milano, serve una perizia medico legale sulle condizione di salute di Silvio Berlusconi per “poter prendere una decisione motivata e ragionata” sul processo Ruby ter.