Colpo di scena, l’ennesimo, al processo Ruby Ter presso il Tribunale di Milano: la pm Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno chiesto che il processo si “fermi” per Silvio Berlusconi visto il suo complicato e grave stato di salute. «Noi crediamo assolutamente che Berlusconi sia seriamente malato e affetto da una patologia severa e questo dicono i certificati medici e le consulenze», così i magistrati dell’accusa hanno aperto l’odierna udienza del processo che vede imputato l’ex Premier per presunta corruzione di testimoni (del processo Ruby-1) con finalità di falsa testimonianza a favore di Berlusconi.



Dopo rinvii in seguito e costanti “legittimi impedimenti” per i ricoveri in ospedale (prima per Covid, poi per complicanze al cuore e altre problematiche), la decisione dei pm è dirimente: il processo deve andare avanti, ma la posizione di Berlusconi verrebbe a questo punto “stralciata” in maniera temporanea.



PROCESSO RUBY-TER, ORA COSA SUCCEDE

La richiesta dei pm ha visto associarsi anche la difesa dell’ex Premier col legale Federico Cecconi che ha chiarito in aula come per Berlusconi sia necessario un periodo «di riposo assoluto con una struttura domestica-ospedaliera ad Arcore». La parola ora spetta ai giudici del Ruby-ter che potrebbero concedere quanto richiesto tanto da accusa quanto dalla difesa: «Un riposo assoluto che non credo possa risolvere in sette, quindici giorni», spiega ancora l’avvocato di Berlusconi, il quale ritiene il rinvio del processo di una sola settimana come del tutto «irrealistico». Il processo invece «prosegua per gli altri 28 imputati, che hanno diritto a un processo in tempi ragionevoli perché questo sta durando da tantissimo, e che venga temporaneamente stralciata, per alcune udienze la posizione dell’ex premier per poi riunirla in seguito nel dibattimento», conclude la pm Siciliano. Oggi si discuteva della nuova istanza di legittimo impedimento presentata dal leader di FI per motivi di salute, dopo che è stato dimesso sabato scorso dal San Raffaele per postumi del Covid. In aula la pm ha poi concluso «Credo che Berlusconi stia male per davvero e traggo questo dai certificati medici e lo traggo anche da quelli prodotti nel processo di Siena non ho il minimo dubbio sulla situazione di particolare serietà e gravita e nulla mi fa dire che possa esserci una soluzione veloce e che il quadro non si possa riproporre con modalità diverse anche in seguito».

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