Nel corso del processo Ruby Ter, è intervenuto oggi l’ex agente dello spettacolo Francesco Chiesa Soprani che ha riferito alcune confidenze che gli furono raccontate su quanto accadeva ad Arcore nelle ormai famigerate “cene eleganti”. “Barbara Guerra mi raccontò che c’era una stanza buia ad Arcore, perché forse lui voleva stare al buio per non farsi vedere, in cui le ragazze ‘cavalcavano’ a turno il presidente Silvio Berlusconi”, queste le parole del teste riportate dall’Agi e rese oggi in aula nell’ambito del procedimento che vede imputato per corruzione in atti giudiziari l’ex premier Silvio Berlusconi. Le dichiarazioni del testimone riguarderebbero soprattutto le presunte confidenze di Barbara Guerra ma anche di altre “olgettine” in merito ai rapporti che avrebbero avuto con Berlusconi le quali, sempre secondo il teste, sarebbero state “remunerate per mentire nei processi”. Sempre secondo le parole di Soprani, anche Ruby gli rivelò di avere avuto rapporti con Berlusconi. Francesco Chiesa Soprani ha anche aggiunto: “Barbara Guerra (una delle ospiti di Villa San Martino, ndr) mi disse di avere avuto rapporti sessuali con Berlusconi quando andava a cena da lui e che gli aveva chiesto 500mila euro più una casa per far sì che questa cosa non venisse fuori”. E sempre Guerra gli avrebbe riferito la disponibilità dell’allora premier a pagarla.



RUBY TER, TESTE IN AULA: LE CONFIDENZE DI BARBARA GUERRA

La testimonianza di Francesco Chiesa Soprani giunta oggi in aula nell’ambito del processo Ruby Ter, spiega Agi.it, è in linea con la tesi accusatoria, seconda la quale l’ex premier Berlusconi avrebbe pagato con il denaro e con dei regali il silenzio delle sue giovani ospiti ad Arcore. Il teste ha poi aggiunto: “Ruby mi disse di avere avuto rapporti sessuali con Berlusconi quando era minorenne. Non mi stupì perché era normale che il presidente avesse rapporti con ragazze giovani”. Ricordiamo tuttavia che l’ex premier è stato del tutto assolto dall’accusa di prostituzione minorile e da quella di concussione nell’ambito del primo processo. Chiesa Soprani ha poi aggiunto di aver accolto le confidenze di Barbara Guerra, all’epoca nella sua scuderia in qualità di aspirante donna dello spettacolo, precisando: “Non mi parlò né di orge, né di minorenni. Mi riferì che lei riteneva di ‘valere’ sui tre milioni di euro, perché la Minetti ne aveva ricevuti cinque e Silvia Trevaini uno e ottocento. Affermò che aveva chiesto a Berlusconi, tramite l’avvocato Francesco D’Onofrio, 500mila euro e una casa, ma non so se poi li ricevette”.

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