Rudy Guede è un uomo libero e non si è mai arreso alla cornice di assassino di Meredith Kercher imposta sul suo profilo dalla condanna definitiva a 16 anni di carcere per l’omicidio della studentessa, avvenuto a Perugia il 1° novembre 2007. L’ivoriano, scontata la sua pena, è tornato a ribadire la sua innocenza e la sua versione dei fatti di via Pergola con un libro autobiografico, riporta Giallo, intitolato Il beneficio del dubbio, la mia storia scritto con il giornalista Pierluigi Vito. Un testo in cui non ci sarebbero “nuove verità” né volontà di “riaprire alcun conflitto”.
Claudio Mariani, direttore del dipartimento di criminologia del Centro per gli studi criminologici di Viterbo, scrive Ansa, avrebbe scritto alcune pagine dopo aver seguito Rudy Guede nel percorso di detenzione e avrebbe dichiarato quanto segue sul caso: “Non ho alcuna certezza sull’innocenza di Rudy, ma ho molti dubbi sulla sua colpevolezza“. Rudy Guede è uscito definitivamente dal carcere circa un anno fa e oggi, secondo quanto raccontato da Mariani all’agenzia di stampa, si divide tra due lavori: la mattina presso la biblioteca del Csc e la sera come cameriere in un locale della città laziale in cui vive. Una nuova esistenza autonoma lontano dal perimetro carcerario. Nel suo libro, oltre a raccontare la sua storia dall’infanzia all’età adulta, Rudy Guede avrebbe riservato un capitolo alla morte di Meredith Kercher e alla vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto portandolo in cella. Secondo la sua versione, nel delitto di Perugia lui sarebbe stato “un ragazzo che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato“.
Rudy Guede, la sua storia in un libro: la reazione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito
L’annuncio della pubblicazione del libro di Rudy Guede sarebbe stato accolto in modo diverso dagli altri due protagonisti delle cronache legate alla vicenda di Meredith Kercher, Amanda Knox e Raffaele Sollecito, entrambi assolti in via definitiva dopo un travaglio giudiziario che li ha visti trascorrere 4 anni in carcere. Una detenzione che i due hanno sempre definito ingiusta e che avrebbe segnato profondamente le loro vite, imprimendo, come ha sottolineato più volto Sollecito, il marchio di un pregiudizio indelebile sul loro conto.
Dal canto suo, Amanda Knox, riporta Giallo, non avrebbe espresso alcun commento alla decisione di Guede di scrivere il libro, mentre l’ex fidanzato della giovane di Seattle, Raffaele Sollecito, avrebbe sottolineato il suo punto di vista sulla questione. Un parere riportato dal settimanale diretto da Andrea Biavardi: “Comprerò il libro. Mi auguro che non ci siano ricostruzioni fantasiose o accuse nei miei riguardi: in quel caso procederò di conseguenza. Indipendentemente da ciò che possa dire e dalle bugie che ha detto nei miei confronti, spero possa dire qualcosa di vero, visto che nel processo non ha voluto parlare, e che chiarisca quanto accaduto durante l’omicidio“.