«Sono 800 gli italiani nella lista Dubai»: l’annuncio è stato dato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, intervistato da “La Stampa” per fare il punto sui prossimi importanti sviluppi per il fisco italiano. Nei giorni del massimo scontro politico sulla legge delega alla riforma fiscale, con in particolare Iva e Catasto come punti più “nodosi”, il n.1 delle Entrate ci tiene a informare prima di tutto sull’evoluzione della lotta all’evasione in Italia: la cosiddetta “lista Dubai” non è nient’altro che una lista di nomi acquistata dalla Germania (da una fonte anonima) in merito ai dati dei cittadini stranieri che hanno patrimoni negli Emirati Arabi.



In estate l’Agenzia delle Entrate aveva fatto richiesta ufficiale al Governo tedesco (con pagamento) di ricevere i dati degli italiani inseriti in quella lista e ora vi sono i primi risultati: sarebbero circa 800 i cittadini italiani, anche se si attendono evoluzioni in merito per capire come attuare il “rientro” di quei capitali (e relative, potenziali, sanzioni). È poi sul tema del fisco più in generale che si concentra l’intervento di Ruffini: «abbiamo più di 800 leggi tributarie, frutto di una disordinata stratificazione avvenuta nel tempo. Un fardello per i contribuenti e per i loro consulenti, ma anche per l’Agenzia delle Entrate. Il sistema, così com’è, assomiglia a una giungla in cui l’evasore riesce a nascondersi e l’onesto rischia di smarrirsi. Fare ordine e semplificare è la premessa per tutto il resto».



“FARE ORDINE NELLA GIUNGLA FISCALE”: IL MONITO DALL’AGENZIA ENTRATE

Il direttore dell’Agenzia valuta positivamente la legge delega del Governo Draghi, anche se pone all’attenzione la necessità di risolvere e semplificare il più possibile la “giungla” in cui il cittadino è costretto a muoversi per pagare le tasse. «Già da qualche anno si è superato il modello Equitalia con la nascita dell’Agenzia entrate-Riscossione. La delega prevede una progressiva e sempre maggiore sinergia tra gli enti, una semplificazione dei sistemi, un risparmio di risorse e servizi più semplici ai cittadini. Ma nella delega c’è anche un’apertura al superamento dell’aggio che era il prezzo che il cittadino pagava quando la riscossione era in mano ai privati». In merito alla discussa riforma del catasto dal 2026, Ruffini esprime la necessità di scattare una “fotografia” più veritiera e corretta di tutti gli immobili nel Paese: «ma per centrare l’obiettivo è bene prendersi il tempo che serve: sono questioni da affrontare con tutta la accortezza e prudenza necessaria. Alla fine, però, avremo una grande operazione di trasparenza nel segno della completezza del sistema. Questo è il mandato del legislatore delegato. Nulla di più e nulla di meno». Capitolo finale sul controverso intervento del Governo, sempre in materia di evasione fiscale, nell’ultimo Decreto “capienze” in merito alla privacy (di fatto superando i poteri del Garante per incrociare le banche dati): «l’intervento è certamente utile non solo per l’Agenzia ma anche per tutte le amministrazioni pubbliche perché consente il trattamento dei dati personali dei cittadini tutte le volte che si devono raggiungere obiettivi di pubblico interesse. La novità è che da adesso ogni amministrazione volta per volta potrà affermare di dover utilizzare i dati dei cittadini in suo possesso per perseguire un determinato interesse pubblico. Non sarà quindi necessario che lo preveda il legislatore volta per volta. Questo non vuol dire violare la privacy dei cittadini, ma solo avere procedure più snelle e semplificate».

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