Giunge un significativo aggiornamento in merito alla positività da coronavirus del difensore centrale della Juventus, e della nazionale italiana, Daniele Rugani. In mattinata vi avevamo riportato la notizia secondo lo stesso bianconero, fosse stato sottoposto ad un tampone nella serata di domenica, prima della sfida contro l’Inter, risultato poi positivo. La Vecchia Signora ha smentito tale indiscrezione, come riferito poco fa dall’edizione online di SkyTg24, spiegando che il giocatore non ha fatto alcun tampone prima della partita con i nerazzurri. I primi sintomi sono infatti apparsi nella giornata di martedì, e di conseguenza è scattato il controllo da parte dello staff medico juventino, che ha appunto scoperto l’infezione. Ripetiamo comunque che Rugani sta bene, non ha febbre ed è asintomatico. Sulla vicenda si è espresso anche il centrale del Liverpool, Van Dijk, che al termine del match di ieri contro l’Atletico ha ammesso: “Non ho niente da dire sul coronavirus, è qualcosa totalmente fuori dal mio controllo. Le autorità competenti dovranno prendere una decisione, io mi alleno e gioco quando mi dicono di farlo. No, lui è a Torino e io sono qui. Se ci sono altri casi affronteremo il problema”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RUGANI POSITIVO AL CORONAVIRUS: LE ULTIME
Il coronavirus è giunto dirompente anche in Serie A e la notizia della positività di Daniele Rugani, calciatore della Juventus, riecheggia ormai da ore sulla bocca dei tifosi. Sul caso del bianconero c’è da segnalare comunque un retroscena, riportato stamane dai colleghi di Goal.com. L’ex calciatore dell’Empoli era stato sottoposto a tampone soltanto pochi giorni fa, precisamente prima del Derby d’Italia contro l’Inter in programma domenica sera, forse per via di qualche lieve sintomo manifestato dallo stesso. Peccato però che prima del big match il difensore classe 1994 sia risultato negativo. Il giorno dopo è sopraggiunta qualche linea di febbre e di conseguenza i sanitari bianconeri hanno deciso di effettuare degli ulteriori controlli fino a che appunto non si è scoperto che Rugani fosse positivo al Covid-19. Una notizia decisamente inattesa tenendo conto che lo stesso si era allenato regolarmente nella giornata di martedì, senza dare alcun segnale, in quanto la febbre era già passata e al momento della positività il difensore era (ed è tutt’ora) asintomatico. Rugani dovrà restare in isolamento per 14 giorni, saltando quindi la gara contro il Lione valida per la Champions League. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RUGANI POSITIVO A CORONAVIRUS, JUVENTUS E INTER IN QUARANTENA
E’ arrivato il primo caso relativo a un calciatore di Serie A positivo al coronavirus, alla sindrome del COVID-19 che sta mettendo in ginocchio l’Italia. Daniele Rugani, difensore della Juventus, è risultato positivo, seppur asintomatico, ed è dunque il quarto calciatore dopo i casi in Serie C alla Pianese (che aveva affrontato la Juventus U23 nel girone A, portando anche i giovani bianconeri ad affrontare nei giorni scorsi un periodo di quarantena), alla Reggio Audace e alla Vis Pesaro (quest’ultimo caso più recente riguardante il calciatore Andrea Tessiore). La Juventus ha immediatamente comunicato, una volta ricevuta la notizia della positività di Rugani, un comunicato ufficiale sul proprio sito per spiegare la situazione. Questo il testo: “Il calciatore Daniele Rugani è risultato positivo al Coronavirus COVID-19 ed è attualmente asintomatico. Juventus Football Club sta attivando in queste ore tutte le procedure di isolamento previste dalla normativa, compreso il censimento di quanti hanno avuto contatti con lui.”
RUGANI POSITIVO AL CORONAVIRUS, JUVENTUS E INTER IN ISOLAMENTO
E’ stato dunque disposto l’isolamento per la Juventus, che dunque attiverà le procedure per capire se altri calciatori o membri dello staff e della società siano stati contagiati da Rugani. Lo stesso provvedimento sarà disposto per l’Inter, che domenica scorsa è stata l’ultima squadra ad affrontare i bianconeri, e che quindi vede aggiungersi un ulteriore problema al rifiuto del Getafe di disputare il match, ufficialmente rinviato, in Europa League. Rugani ha giocato titolare contro il Brescia il 16 febbraio e la Spal il 22 febbraio, essendo poi presente in panchina a Lione in Champions League il 26 febbraio e anche nell’ultima sfida disputata dai bianconeri, appunto contro l’Inter in Serie A l’8 marzo, quindi oltre all’Inter altre squadre potrebbero essere interessate dai controlli e da un eventuale periodo di quarantena. Difficile che possa disputarsi il match di ritorno in Champions League proprio contro il Lione, previsto la settimana prossima, ma anche la serie A, già fermata ufficialmente fino al 3 aprile prossimo, potrebbe avere ripercussioni. Il presidente AIC Tommasi aveva sottolineato come l’eventuale positività di un calciatore al COVID-19 avrebbe potuto portare alla sospensione definitiva del campionato.