E’ un attacco a tutto tondo quello che arriva questa mattina dalla colonne del Times contro la Nazionale italiana di Rugby, che per l’autorevole commentatore Stuart Barnes, dovrebbe “gentilmente” lasciare il 6 Nazioni di rugby. La frecciata non è nuova certo ma pure non è più facile da digerire per gli appassionati italiani e non solo: ancora una volta si chiede infatti l’esclusione della nazionale azzurra dal format, “ a beneficio della reputazione del torneo e, paradossalmente, dell’Italia stessa” come possiamo leggere questa mattina. Ricordiamo che gli azzurri sono entrati a far parte del Sei Nazioni nel 2000 e che hanno un contratto valido fino al 2024 che garantisce la loro partecipazione al torneo: ma pure per il giornale inglese si fa necessario un abbandono anzitempo della nostra formazione alla manifestazione, che dunque dovrebbe tornare a chiamarsi “5 Nazioni”. Il Times, ribadendo la propria posizione, poi ricorda alcuni numeri impietosi, a sostegno della propria tesi: “In 20 stagioni, più un’altra tronca, ha ottenuto 12 vittorie in 103 partite, a una media di una ogni quasi nove match. Inoltre  quest’anno non è stata capace di segnare un singolo punto contro Galles e Scozia, perdendo 42-0 a Cardiff e 17-0 a Roma: è un chiaro segnale che il torneo ha bisogno di un sostanziale ribaltone”.



TIMES: ITALIA FUORI DAL 6 NAZIONALI. IL CONFRONTO CON LA FRANCIA

Nel lungo editoriale il Times poi continua a battere sulla necessità di “buttare fuori l’Italia dal torneo”, facendo anche un rapido confronto con la Francia, l’unica altra nazione che ha ricevuto negli anni il “privilegio” di sfidare nazionali inglesi e irlandese. I francesi, presenti nel torneo solo a tratti e in maniera continuativa solo dal 1947, pure ha dovuto attendere a lungo prima di mostrarsi come avversario di livello: pure però, guardando i numeri, i galletti hanno comunque ottenuto molto di più dei rivali d’oltralpe, i quali pure oggi “non mostrano il minimo segnale che possa diventare la Francia del 21/o secolo”. Da qui dunque il giudizio è chiaro: l’Italia del rugby non è nazionale sufficientemente competitiva per poter far parte dei Sei Nazioni e sarebbe meglio per gli azzurri “tornare a misurarsi in una competizione in cui siano favoriti, e non in una dove vengono sovrastati e battuti pesantemente”. Per il Times dunque “espellere gentilmente l’Italia sarebbe un bene per il torneo, per la reputazione dello sport e dell’Italia stessa”. Ora però spetta a noi e alla FIR il giusto diritto di replica.

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