Ruggiero Rizzitelli rappresenta uno dei più grandi bomber del calcio italiano del periodo a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, quando si fece ammirare sui manti erbosi del Belpaese con indosso le casacche del Torino e della Roma, tentando fra l’altro anche un’avventura all’estero con la maglia del Bayern Monaco (club in queste ore in lutto per via della scomparsa, all’età di 75 anni, della leggenda Gerd Müller, ndr).



L’attaccante, classe 1967, si è ritirato dal mondo del pallone nel 2000, ma ora sta affrontando un periodo tragico sotto il profilo finanziario. Una situazione che può risultare strana, dal momento che stiamo parlando di un ex calciatore, con stipendi di una caratura non indifferente, ma il quadro delle elucubrazioni si semplifica drasticamente quando si prendono in esame le dinamiche che hanno portato Rizzitelli a finire letteralmente sul lastrico: l’uomo è stato infatti coinvolto in un maxi raggiro da 300 milioni di euro che ha visto coinvolti anche altre celebrità, non ultimi l’attore e cantautore David Riondino e la comica Sabina Guzzanti.



RUGGIERO RIZZITELLI: “HO PERSO TUTTO QUELLO CHE AVEVO GUADAGNATO NELLA MIA CARRIERA”

Di recente, Ruggiero Rizzitelli è stato ascoltato nel processo nel quale è indagato Gianfranco Lande, sul cui capo pende l’accusa di truffa, per giunta reiterata, dal momento che riguarderebbe numerosi vip. Una condanna definitiva a 7 anni, a suo carico, è già arrivata, ma i processi attivi sono ancora molti. È stato il quotidiano “Leggo” a raccogliere le sensazioni e tutta l’amarezza dell’ex giocatore di Serie A, il quale si è abbandonato a una candida confessione: “Tra il 1989 e il 2000 ho investito tra i 2 milioni e mezzo e i 3 milioni di euro, praticamente tutto quello che ho guadagnato nella mia intera carriera di calciatore. Non mi resta più nulla, solo qualche piccolo prelievo”.



A tradirlo sarebbe stato il suo ex amico Roberto Torregiani, socio di Lande: “Roberto mi rassicurava, mi fidavo di lui. Era una persona di famiglia, andavamo in vacanza insieme, è stato pure il padrino di mia figlia…”.