RUINI DIFENDE RATZINGER: “ACCUSE ASSURDE”

Le accuse lanciate contro il Papa Emerito Joseph Ratzinger sono «assurde» e mai sarebbe divenuto Papa Benedetto XVI se «la sua coscienza gli avesse rimproverato qualcosa»: è una difesa strenua quella di Camillo Ruini fatta a “Il Foglio” , da chi conosce da decenni il Papa Emerito messo sotto accusa dalla commissione “indipendente” sui casi di abusi pedofili nella Diocesi di Monaco.



Dopo l’intervento ufficiale del Vaticano sulla “vicenda Ratzinger” – accusato di aver coperto 4 casi di preti pedofili quando era Arcivescovo di Monaco a fine anni Settanta – con un articolo di Andrea Tornielli su Vatican News, prende parola l’ex Presidente della CEI facendo un’analisi non solo sul ruolo del Papa Emerito ma in generale sulla lotta della Chiesa contro il dramma della pedofilia. «Sappiamo tutti quanto abbia fatto Ratzinger da cardinale, poi da Papa e in altro modo da Papa emerito, per eliminare quell’orribile piaga che è la pedofilia dei chierici. Purtroppo in Germania c’è da molti anni, all’interno della Chiesa, una vasta corrente contraria agli orientamenti teologici, pastorali e spirituali del Papa emerito. Un clima del genere contribuisce a rendere possibili accuse che altrimenti faticherebbero a trovare spazio», attacca il Cardinal Ruini. Sulle singole accuse a Ratzinger, vengono definite del tutto «assurde» proprio in forza della conoscenza che il prelato ha del Papa Emerito: è vero che Benedetto XVI ha corretto la sua versione ma subito spiegando il perché di un errore di redazione della sua posizione rispetto al dossier della commissione scelta dalla Diocesi bavarese.



“LA PEDOFILIA E LA CHIESA AUTOLESIONISTA”

Da Pell a Barbarin, da Ratzinger a tanti altre figure nella Chiesa prese di mira per non aver agito/aver coperto casi di pedofilia negli anni precedenti: confermando il fatto che è stato proprio Benedetto XVI a cominciare l’opera di profonda pulizia nella Santa Madre Chiesa sul fronte abusi, Ruini ricorda anche un altro fatto ineludibile. «Conosco molto bene il cardinale Pell e gli sono legato da grande amicizia. Quel che gli è accaduto è gravissimo ma la Provvidenza di Dio ha saputo ricavare dalla sua vicenda un grande bene. Il suo diario dal carcere è uno straordinario messaggio di amore alla Chiesa e di fiducia in Dio. Conosco meno il cardinale Barbarin, ma anche di lui ho grandissima stima e anche la sua vicenda è emblematica»: secondo Ruini, sempre nella chiacchierata con Matteo Matzuzzi de “Il Foglio”, la Chiesa è sempre nel mirino dell’opinione pubblica per il fatto della pedofilia per motivi reali (i tanti casi dimostrati) ma occorre ricordare che tale piaga, «è una peste diffusa ovunque, spesso assai più che nella Chiesa. E’ strano dunque che quasi esclusivamente sulla Chiesa si concentri il fuoco mediatico». La “frecciata” finale del Cardinal Ruini ricorda quella utilizzata da Mons. Camisasca qualche giorno fa nella sua strenua difesa di Papa Ratzinger: «le inchieste dovrebbero essere veramente indipendenti. La Chiesa deve avere il coraggio della verità anche quando è una verità molto dolorosa. Ma deve avere anche la saggezza di non essere autolesionista, di non mettere in piedi delle macchine che in realtà lavorino contro di lei».

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