A una settimana dalla sua grande performance al Festival di Sanremo 2020 con un bellissimo monologo sulla violenza contro le donne, Rula Jebreal finisce nella bufera per un suo tweet contro il presidente americano Donald Trump. La giornalista ha infatti pubblicato un post che ha messo alla berlina il tycoon, non a proposito delle sue idee politiche o delle sue azioni, bensì sul suo aspetto fisico. Vero e proprio body shaming, possiamo dire, senza dimenticare che si tratta di una foto ritoccata: Trump appare con abbronzatura spray e capelli tinti, ma con colori decisamente alterati. E non è finita qui: a completare il post è arrivato il commento dell’economista Alan Friedman, che ha attaccato il numero uno statunitense definendolo un «odioso piccolo uomo»



RULA JEBREAL, BODY SHAMING CONTRO DONALD TRUMP: BUFERA SUI SOCIAL

Il tweet di Rula Jebreal non è passato inosservato a nessuno e non sono tardate ad arrivare repliche degne di nota. In molti, infatti, si sono chiesti cosa sarebbe accaduto a parti invertite, o con un attacco body shaming ai danni di un esponente politico di un altro schieramento. Ecco una carrellata di reazioni: «Siete i primi a riempirvi la bocca di belle e altezzose parole, e poi vi lasciate andare al body shaming», «Com’era la storiella del rispetto, del non giudicare dall’aspetto fisico, del diritto di vestirsi come si vuole?», «Lei sul pulpito a Sanremo a fare la morale, poi si comporta così. Predicare bene, razzolare male. Tutto previsto». Netta la posizione della Lega su Twitter: «Ricordate Rula Jebreal, la commovente eroina di tutto ciò che è buono e giusto a Sanremo? Twitta solo per sfottere l’aspetto fisico di Trump, oltretutto truccando la foto (e Friedman sotto mette la sua perla d’odio)». Il Carroccio ha poi evidenziato: «Oltretutto con foto ritoccata. Ma, si sa, loro sono di sinistra e possono tutto».



 

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