Dopo il lungo intervento di Diego Bianchi a Propaganda Live per chiarire il caso Rula Jebreal, è arrivata la replica della giornalista e scrittrice, sempre via social. “NOI guardiamo alla competenza non al genere”, la premessa sottolineando quanto dichiarato dal conduttore del programma, che ieri ha dichiarato come le scelte siano dettate in base a storia e competenza, non sesso. “Il problema di sottorappresentanza delle donne – in politica, e nei Media – segnala che la competenza non basta…Salvo pensare che gli uomini siano statisticamente più competenti”, ha scritto Rula Jebreal su Twitter, dove ha riproposto la foto di lei con gli altri ospiti di sesso maschile del programma, secondo la scaletta di ieri, accostandola poi ad immagini delle sue partecipazioni ai programmi di media esteri dove invece vengono interpellate anche altre donne. Intanto sui social prosegue il dibattito tra chi prende le difese del programma e chi sostiene invece le istanze di Rula Jebreal. (agg. di Silvana Palazzo)



LA REPLICA DI DIEGO BIANCHI A PROPAGANDA LIVE

Alla decisione di Rula Jebreal di rifiutare l’invito a “Propaganda Live” è giunta la risposta del conduttore della trasmissione di La7, Diego Bianchi: “Rula Jebreal non conosce Propaganda Live – ha esordito -. Siamo diventati noi la notizia e questo ci sorprende. Avevamo deciso di raccontare cosa sta succedendo tra Israele e Palestina con un’ospite, la giornalista Rula Jebreal. Non la conosco, ci siamo parlati ieri sera ed eravamo molto contenti di avere la sua competenza in trasmissione. Il venerdì mattina utilizziamo i social per comunicare quali sono gli ospiti della puntata. Noi inseriamo un po’ tutti quanti”.



Cosa è successo, poi? “Abbiamo inserito l’ospite, in questo caso Rula Jebreal, insieme ad un elenco e a parti del cast che si compone con dinamiche casuali. Morale della favola, Rula Jebreal ha visto questo post stamattina e si è trovata unica donna tra 7 uomini. Per coerenza ha scelto di non venire. Rula Jebreal non conosce la nostra trasmissione altrimenti saprebbe che questo programma, tra tante difficoltà e tanti errori, ha vinto il Diversity Award. E ancora: “Chiamiamo una persona in trasmissione perché è competente, non per il sesso. L’episodio è spiacevole, perché avevamo contattato Rula Jebreal non in quanto donna. Ci sembrava la persona migliore, per storia e competenze, per intervenire. Mi dispiace, qui saremo tutti uomini e non ci sarà nessuno a parlare di Palestina con quell’approccio che avremmo voluto condividere”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



RULA JEBREAL RIFIUTA INVITO A PROPAGANDA LIVE

Scoppia il caso Rula Jebreal a Propaganda Live. La giornalista e scrittrice dopo aver scoperto di essere l’unica donna invitata per la puntata di oggi, venerdì 14 maggio 2021, ha deciso di dare forfait. Doveva parlare dell’escalation nel conflitto israelo-palestinese, poi ha letto l’annuncio della trasmissione, che ha anticipato i nomi degli ospiti (Michele Serra, Elio, Caparezza, Colapesce e Dimartino, Valerio Aprea, Fabio Celenza, Claudio Morici, Memo Remigi ed Enrico Melozzi) e quindi ha commentato, come notato subito da Blogo, direttamente su Instagram: «7 ospiti… solo una donna. Come mai?? Con rammarico devo declinare l’invito, come scelta professionale non partecipo a nessun evento che non implementa la parità e l’inclusione». Una retromarcia quella di Rula Jebreal che ha fatto subito rumore. «Mi sembra solo un grande equivoco», il commento di Andrea Salerno, direttore di La7, ai microfoni dell’AdnKronos.

RULA JEBREAL “MEDIA ITALIANI HANNO PROBLEMA…”

Per Andrea Salerno l’equivoco è dovuto al tweet che «all’occhio di un persona che non conosce il nostro programma può essere stato fuorviante». L’auspicio del direttore di La7 è «che l’equivoco rientri prima della diretta di questa sera perché ci tenevamo a parlare con lei del conflitto arabo-israeliano». Nel frattempo, l’account social di Propaganda Live ha pubblicato un nuovo tweet in cui spiega che il parterre degli ospiti prevede come sempre anche altre presenze femminili. «Saranno con noi, come ogni settimana, anche Constanze Reuscher, Francesca Schianchi, Marco Damilano e Paolo Celata».

È ancora presto per capire che esito avrà questa vicenda, ma Rula Jebreal intende tirare dritto: «Le mie parole al festival di Sanremo e il mio impegno per la parità e l’inclusione sono principi morali che guidano la mia vita. Non sono solo parole, sono scelte! La sottorappresentazione femminile nei media italiani è parte centrale del problema», ha scritto la giornalista in un altro tweet.