Sono passate 24 ore e Twitter finalmente ha provveduto a segnalare la foto-fake postata da Rula Jebreal senza censurarla ma facendo esattamente come avvenuto con Trump giorni fa, inserendo una piccola frammetta che nel caso della foto Trump-Hitler con la Bibbia recita così «Contenuto multimediale manipolato». Se si clicca il suddetto alert-blu si apre una paginata in cui i debunker di BuzzFeed e Snopes avvisano della falsità manipolata di quell’immagine che ritrae il Cancelliere nazista con un libro in mano. Il fact-checking seppure in ritardo e con la spiegazione in inglese è funzionato ma questo non ha impedito alla giornalista, già columnist su diversi dei quotidiani Usa, di correggere il tiro chiedendo scusa o cancellando la gaffe clamorosa in cui è incappata. Ha continuato imperterrita a rilanciare attacchi contro la Presidenza americana – a pieno diritto esistendo grazie a Dio ancora la libertà di parola e di stampa – non curandosi però del fatto di aver paragonato con un fotomontaggio lampante (la mano destra di Hitler è pure “montata” al contrario) un Presidente e un dittatore pluriomicida nazista.
“Some Very Fine People on Both Sides.” pic.twitter.com/qcaWYM7ENl
— Rula Jebreal (@rulajebreal) June 2, 2020
HITLER, TRUMP E RULA JEBREAL
Rula Jebreal, la giornalista americana e musulmana, non l’ha mai nascosto: per lei Donald Trump è il peggio che la politica Usa potesse partorire, un misto di «suprematismo bianco, razzismo e nazifascismo» applicato al 21esimo secolo, come più volte sostenuto in tante trasmissioni italiane. Oggi però accade che nel bel mezzo della protesta più fragorosa e preoccupante della recente storia americana – per la morte di George Floyd, con la risposta dura del Presidente Trump che manca l’esercito contro i manifestanti che hanno messo a ferro e fuoco metà del Paese – è la stessa Rula a compiere un passo stavolta davvero azzardato, postando una foto su Twitter che ha acceso subito una vasta polemica. «Some Very Fine People on Both Sides», scrive nel Tweet in cui compara due foto ben precise: una è quella di Donald Trump con in mano la Bibbia scattata davanti alla Casa Bianca nelle scorse ore; l’altra è il dittatore nazista Adolf Hitler tra ali di folla con in mano un libro. Non ci sono spiegazioni, ma l’evidente intento di Rula Jebreal è quello di far capire il paragone stretto tra il n.1 Usa e il Cancelliere del Terzo Reich nel tenere in mano la Bibbia. C’è un problema enorme però: quella foto di Hitler è falsa.
RULA JEBREAL E LA FAKE NEWS
Non solo il libro in questione secondo alcuni sarebbe il “Mein Kampf” e non certo la Bibbia (l’odio di Hitler per il cristianesimo era questione ben nota), ma quella stessa foto – come rivelano diversi utenti in risposta appena sotto – in realtà vede Hitler sì in mezzo ad ali di folla ma con il braccio alzato per il saluto nazista e senza alcun libro in mano. Una fake news bella e buona, una gaffe di cui Rula Jebreal per il momento non sembra avvedersi (mantenendo online quel post social). Vi è in più un elemento che si può sottolineare: negli scorsi giorni fu lo stesso Presidente americano ad essere “censurato” da Twitter per la prima volta nella storia del social, con la frase aggiunta dall’algoritmo in cui si evidenziavano le frasi di Trump come «contenuto fuorviante e non verificato».
In quel caso le parole del Presidente americano, ben oltre sopra le righe, scatenarono la reazione del social: nel caso invece di una giornalista internazionale che posta foto di Trump paragonandolo a Hitler per di più con una immagine falsa, ecco che nessuna “spunta” o “frase-alert” viene aggiunta (fino all’intervento oggi, 24 ore dopo, del corretto fact checking). Purtroppo per l’ennesima volta il problema si ripropone: per andare contro a Trump e alle tesi che sostiene – del tutto legittimo opporsi, in alcuni casi anche giusto farlo – ha davvero senso superare i limiti della verità storica e della realtà stessa? Le fake news sono un abominio a prescindere o valgono solo se usate contro la parte “cattiva” della storia?
This is the original photo: pic.twitter.com/JBExvnl3wC
— Nicolò Montarini (@nicolomontarini) June 2, 2020