Come Napoleone a Sant’Elena, Silvio Berlusconi ormai vive la casa ufficio di Arcore come una prigione. Racconta un senatore che è andato a trovarlo: “sta bene, le voci di malesseri vari servono a tenere lontani i parlamentari, vissuti a corte come un vero e proprio fastidio; Berlusconi è vispo, addirittura dimagrito, cammina molto bene e percorre i saloni freneticamente, ufficialmente per esercizi motori, in realtà perché soffre proprio come Napoleone a sant’Elena, paragona i giorni della gloria con questo triste finale a cui il 5 per cento di Forza Italia dà la cifra”.
Oltre a soffrire, cosa pensa di fare il Napoleone di Arcore? “Non lo sa neppure lui” spiega il senatore “vorrebbe fare la guerra a Salvini, ma teme di perdere il suo esercito; è deluso dai suoi parlamentari, che sono tutti smaniosi di legittimarsi col nuovo padrone leghista”.
Il gossip narrava di un cambio della guardia nel cuore di Silvio, con la giovanissima deputata Marta Frascina al posto della Pascale, ma la verità è che oggi Berlusconi punta tutte le sue carte su un uomo, un giovane e attraente giovanotto di 32 anni, Marco Bestetti, presidente di una circoscrizione milanese e ormai braccio destro del Presidente. “È il nuovo Alfano” sibilano a corte per sminuirlo, ma Silvio ormai è partito in quarta: è Bestetti a scrivere il borsino di chi sale e chi scende tra i parlamentari forzisti. E non è una metafora: il nuovo feroce segretario passa al Presidente tutte le dichiarazioni dei deputati di Forza Italia, che finiscono in un vero e proprio dossier personale. Chi fa dichiarazioni pro Salvini va nella lista nera: pare che Bestetti abbia convinto Berlusconi a far crescere solo i dirigenti di Forza Italia indifferenti al fascino e al potere del Capitano; ne ha già fatto le spese il romano Francesco Giro, berlusconiano della prima ora, messo alla porta in diretta social da Bestetti per aver teorizzato una doppia tessera Lega e FI.
Le stesse capigruppo Gelmini e Bernini sono osservate con sospetto: troppo timide con Salvini, se la legislatura dura, il turnover alla guida dei gruppi è possibile.
Bestetti cresce, ogni giorno di più. E Silvio non vede l’ora di lasciare Sant’Elena, e tornare protagonista di una vera campagna elettorale nella quale calare l’asso.
“Marco non sarà il nuovo Alfano” sussurra un ex ministro forzista. “Silvio è finalmente entrato nell’ordine di idee di far crescere un leader, e se lo sta plasmando con le sue stesse mani”.