Ne resterà solo uno. La lotta fra il presidente di Ita, Alfredo Altavilla, e l’amministratore delegato Fabio Lazzerini, è per la (loro) sopravvivenza.

Che i due non si sopportino è cosa nota, così come il fatto che Altavilla non sia un chairman, bensì un Ceo. Quindi ognuno dei due sta lavorando per scegliersi un azionista che poi lo confermi.



Dell’ex manager Fiat si conoscono i rapporti con gli Aponte, in particolare con il figlio Diego, che gli garantirebbe una conferma nel caso Msc si aggiudicasse Ita, in cordata con i tedeschi di Lufthansa.

Lazzerini, spiazzato, ha brigato per trovare un’alternativa, e i bene informati dicono che l’abbia trovata in Emirates, la compagnia aerea con sede a Dubai, che vorrebbe provare dove hanno fallito i cugini di Etihad. Complicato, perché Emirates non potrebbe acquisire una partecipazione di maggioranza, essendo società extra-europea, mentre lo Stato Italiano vorrebbe ritagliarsi una quota del 20-40%. I possibili compratori che entrerebbero in data room sarebbero comunque tre.



Intanto, per non sbagliare, il Tesoro ha tolto di mezzo i due manager dalle trattative, avocando a sé il contatto con gli offerenti, come è normale che sia: non si è infatti mai visto un manager che si scelga i soci.

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