007 USA: “Russia compra armi e munizioni da Corea del Nord”

La Russia ha acquistato armi e munizioni in grande quantità dalla Corea del Nord, a quanto dichiarato dei servizi segreti americani che fin dalle prime battute di questa guerra stanno condividendo un grande numero di informazioni in merito alla Russia fini a minare le sue strategie. In particolare, nei documenti resi pubblici dall’intelligence, si parla di migliaia di razzi e munizioni d’artiglieria, mentre non vengono resi noti né i calibri delle munizioni, né la tipologia di armamenti o la modalità di consegna, informazioni omesse probabilmente per motivi di sicurezza, ma si ritiene che non siano armi particolarmente innovative o sviluppate.



Secondo alcuni commentatori, tra i quali la stessa intelligence americana, le armi e le munizioni acquistate dalla Russia si inseriscono in una serie di strategie del Cremlino utili per cercare di arginare le sanzioni imposte dall’occidente fin dallo scoppio della guerra. Le sanzioni, infatti, rendono difficili diversi tipi di approvvigionamenti per l’esercito russo in istanza in Ucraina (soprattutto armamenti, medicazioni ed alimenti) e stanno spingendo il Cremlino a cercare supporto in tutti quei paesi isolati dalla comunità internazionale (tra cui appunto la Corea del Nord, ma anche l’Iran dal quale Putin ha recentemente acquistato dei droni).



Russia acquista armi da Corea del Nord: l’effetto delle sanzioni

Insomma, l’acquisto di armi e munizioni dalla Corea del Nord da parte della Russia sembra essersi resa necessaria per trovare un partner commerciale ed economico (probabilmente anche militare) che supporti l’invasione dell’Ucraina dopo che la comunità internazionale ha rivolto le spalle a Putin, sanzionandolo e condannando l’invasione. Tuttavia, si credeva che le sanzioni avrebbero avuto un effetto più marcato ed importante nell’economia russa, fatto che non si sta verificando.

Infatti, le sanzioni imposte dall’occidente rendono attualmente difficili gli approvvigionamenti per l’esercito, ma questa difficoltà sembra in parte arginata anche grazie all’acquisto della Russia di armi e munizioni dalla Corea del Nord. Nel frattempo, l’economia russa sembra essere in contrazione, ma in proporzione ampiamente minore rispetto a quanto si credesse. Secondo un rapporto del Centre for Research on Energy and Clean Air finlandese, infatti, da febbraio ad agosto l’UE ha speso circa 158miliardi di euro per l’acquisto di gas e combustibili fossili dalla Russia, mentre la guerra starebbe costando al Cremlino qualcosa attorno ai 100miliardi di euro.