La Russia spia l’Europa attraverso le sue ambasciate, servendosi di una fitta rete di antenne paraboliche e telecamere. Una scoperta che parte dal sito di giornalismo investigativo Vsquare, al quale un esperto di intelligence polacco ha dichiarato che “quando c’è una protesta nelle vicinanze, i russi sono in grado di monitorare il traffico telefonico, raccogliere i dati, identificare i codici Imei dei dispositivi”.



Secondo quanto emerge dall’inchiesta di Vsquare, sui tetti delle ambasciate e degli alloggi diplomatici russi in tutta Europa si trovano 182 antenne paraboliche, che formerebbero una rete di spionaggio supportata dalle telecamere delle sedi diplomatiche. Una rete che sarebbe anche in grado di intercettare comunicazioni telefoniche servendosi di un sistema di intelligence chiamato Sigint, cioè Spionaggio di segnali elettromagnetici. Maggiori dettagli su questa rete sono contenuti nell’inchiesta ESPIOMATS a cura di un pool di media internazionali, che ha svelato la capillarità di questa rete. In Germania, la Bild aveva scoperto che un edificio del Bundestag poteva essere raggiunto dalle “antenne spia” collocate sopra la sede diplomatica della Russia. Grazie ai droni e alle immagini satellitari, le presunte antenne della rete di spionaggio della Russia sono visibili in numerose capitali europee come Lisbona, Madrid, Bruxelles, Berlino, Praga, La Valletta, Atene, Bucarest, Sofia, Stoccolma, Praga.



Antenne sulle ambasciate, dove si estende la rete di spionaggio della Russia

Antenne della Russia per spiare le capitali europee, a Stoccolma l’Expressen ha scritto che “il tipo di antenna rilevato può essere utilizzato per inviare e ricevere segnali su distanze molto lunghe, fino a 800 chilometri”. A Uccle, comune della regione di Bruxelles a sette chilometri dalla Grand Place, l’inchiesta svela che l’ambasciata russa – dalla notevole estensione di 46mila metri quadrati – presenterebbe 17 sistemi di spionaggio. Un esperto raggiunto dal giornale belga De Tijd afferma che le antenne possono raccogliere anche segnali da satelliti geostazionari.



A Bruxelles si trovano anche le sedi Nato e dell’Unione Europea, dunque lo spionaggio della Russia potrebbe potenzialmente estendersi a un gran numero di nazioni. A Varsavia, svela l’inchiesta di Vsquare, un blocco di appartamenti di Beethoven street utilizzato come residenza dai diplomatici russi presenterebbe antenne spia. Secondo i Pentagono Leaks, poi, a partire da Kalingrad e dai Paesi baltici la Russia intenderebbe perfezionare un sistema elettronico, chiamato Tobol-1, per sabotare Starlink, la rete di satelliti di Elon Musk. Questi satelliti sono infatti “colpevoli” di garantire le comunicazioni dell’esercito ucraino.