Il vice ministro degli Esteri della Russia, Mikhail Galuzin, in una intervista all’agenzia Tass, ha parlato del futuro della guerra con l’Ucraina. L’esponente del Governo di Vladimir Putin ha affermato che il suo Paese è “aperto al dialogo” con la controparte, purché quest’ultimo sia “basato sulla considerazione dei nostri interessi”. E ha aggiunto: “La nostra posizione riguardo a una soluzione completa, sostenibile e giusta alla crisi rimane inalterata”.
La Russia, da parte sua, non intende tuttavia rinunciare alle conquiste ottenute nei due anni di conflitto. “Affinché ci sia un accordo di pace, prima di tutto, le cause originali della guerra devono essere affrontate e le moderne realtà geopolitiche e territoriali devono essere riconosciute”, ha a tal proposito precisato il vice ministro Mikhail Galuzin. I confini al momento sono ancora mobili, ma Mosca ha occupato la quasi totalità dell’Ucraina sud-orientale, in cui si trovano anche le terre precedentemente entrate in orbita russa, ovvero le ex Repubbliche di Donetsk e Lugansk, oltre alla Crimea.
Mikhail Galuzin accusa l’Occidente di tramare contro la Russia
Mikhail Galuzin, a proposito del conflitto tra Russia e Ucraina, ha puntato anche il dito contro l’Occidente, accusandolo di stare aizzando Kiev. “L’Occidente deve smettere di pompare l’esercito ucraino con le armi e il regime di Kiev deve porre fine alle sue attività militari. Le armi occidentali trascinano solo il conflitto e portano ad un aumento delle vittime civili”, ha affermato.
Inoltre, il rappresentante di Mosca ha affermato che le armi americane e quelle provenienti dai Paesi dell’Ue possono facilmente finire nelle mani dei criminali e dei terroristi di tutto il mondo. “Purtroppo, ci sono ancora un gruppo di persone in Europa e negli Stati Uniti, che perseguono l’obiettivo di infliggere una sconfitta strategica alla Russia e sono pronte a sacrificare ciecamente gli interessi dei loro paesi e popoli, spingendoli ai margini dell’abisso” ha concluso il vice ministro Mikhail Galuzin.