RUSSIA ACCUSA L’UCRAINA DELL’ATTENTATO CON DRONI CONTRO IL CREMLINO: “ATTACCO CONTRO PUTIN”

Tensione alle stelle tra Russia e Ucraina alla vigilia della ormai imminente “controffensiva di primavera” scatenata dal Governo Zelensky nelle aree occupate dalle forze di Mosca: la scorsa notte due droni hanno cercato di colpire la residenza del Presidente russo Vladimir Putin presso il Cremlino. Due squarci nel cielo di Mosca hanno fatto lanciare l’allarme – scattato però solo molte ore dopo – di un «attentato sventato contro il Presidente Putin»: secondo quanto riportato dall’agenzia di Stato Ria Novosti, «L’attacco sventato la notte scorsa con due droni è stato un attentato terroristico ucraino alla vita del presidente Vladimir Putin, che è rimasto illeso». Secondo il Cremlino non vi sono dubbi: «Mosca adotterà misure di ritorsione contro Kiev».



Immediata la reazione del sindaco di Mosca, Serghey Sobyanin, che ha disposto il divieto di sorvolo di droni sulla capitale russa dopo l’abbattimento dei due oggetti volanti in piena note: confermando l’attacco subito al Cremlino, il portavoce Dmitri Peskov ha comunque precisato che Putin non si trovava al Cremlino al momento dell’attacco. Nel 434esimo giorno di guerra, la tensione dopo il presunto attacco ucraino contro il Cremlino è a livelli forse mai raggiunti prima: «La Russia deve impiegare le armi capaci di fermare e distruggere il regime terrorista di Kiev», minaccia su Telegram il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, «c’è stato un attacco terroristico al presidente è un attacco alla Russia». Secondo quanto filtra da Mosca ancora con Ria Novosti, i due droni con i quali è stato tentato un attacco al Cremlino «sono stati distrutti dai sistemi elettronici di difesa aerea, ma alcuni frammenti sono caduti all’interno del territorio del complesso presidenziale, senza provocare feriti».



LA REPLICA DELL’UCRAINA: “NON ABBIAMO NULLA A CHE FARE CON L’ATTACCO AL CREMLINO”

L’Ucraina smentisce però l’accusa ricevuta da Mosca e si sfila dalla responsabilità dell’attacco con droni al Palazzo del potere russo: «L’Ucraina non ha nulla a che fare con l’attacco dei droni al Cremlino», fa sapere la Presidenza ucraina con il consigliere di Zelensky Mykhailo Podolyak. «Per quanto riguarda i droni sul Cremlino, è tutto prevedibile… La Russia sta chiaramente preparando un attacco terroristico su larga scala», scrive sui social sempre il consigliere del Presidente di Kiev, aggiungendo «L’Ucraina conduce una guerra esclusivamente difensiva e non attacca obiettivi sul territorio della Federazione Russa perché non risolverebbe alcun problema militare e fornirebbe a Mosca motivi per giustificare i suoi attacchi ai civili».



Anche dagli Stati Uniti viene presa con le “molle” la notizia dell’attacco con droni contro il Cremlino: «Ho visto le notizie dal Cremlino, non possiamo confermare nulla e comunque prendere tutto quello che arriva da Mosca con le pinze», ha riferito il segretario di Stato americano Antony Blinken replicando alle domande del “Washington Post”. Nel pomeriggio il Cremlino con Peskov è tornato alla carica accusando i partner occidentali dell’Ucraina: quello della notte è stato «un atto terroristico pianificato e un attentato alla vita del presidente della Federazione, compiuto alla vigilia del Giorno della Vittoria, la parata del 9 maggio, alla quale è prevista anche la presenza di ospiti stranieri». Mosca conferma però la parata per il prossimo 9 maggio, al netto delle tensioni in corso con rinnovate misure di sicurezza sul Cremlino per timori di altri raid.