La Russia ha sganciato la bomba aerea FAB-3000 sull’Ucraina: il suo peso è di oltre tre tonnellate e il raggio di riferimento di 230 metri, coi suoi frammenti che sono capaci di uccidere a una distanza di 1240 metri. L’obiettivo di Mosca, secondo quanto rivelato dall’agenzia Tass, era un palazzo a tre piani nel centro abitato di Liptsy, per motivazioni ancora ignote. La casa comunque di fatto non è stato colpita per circa una decina di metri, ma l’operazione è comunque stata giudicata in modo positivo.



È stata la prima volta nella storia che Mosca ha utilizzato questo dispositivo, che è stato creato a partire da febbraio. È noto ad ogni modo che le bombe aeree FAB-3000, così come le più vecchie FAB-500 e FAB-1500, non sono particolarmente precise, tanto da essere definite letteralmente “bombe idiote” all’estero. In passato infatti sono state compiute delle stragi di civili, proprio in Ucraina. È accaduto ad esempio ad Avdeevka e Kharkiv. Nonostante ciò la produzione è stata incrementata. Il motivo è da ricondurre al fatto che queste armi di ampissima potenza sono pratiche e anche economiche. 



Bomba aerea FAB-3000 della Russia: potente ma poco efficace

La Russia fin dall’inizio dell’invasione in Ucraina ha espresso la volontà di continuare a puntare sulle “bombe idiote”, per cui si è investito sempre di più sulle armi planari fino ad arrivare alla conclusione della produzione della FAB-3000. A marzo scorso l’allora Ministro della Difesa Serghei Shoigu aveva fatto anche visita allo stabilimento di Nizhny Novgorod e aveva sottolineato l’importanza di questo strumento per vincere la guerra.

Gli esperti di tutto il mondo però hanno sempre nutrito dei dubbi consistenti sulla loro reale efficacia, anche in virtù dei sistemi di difesa sempre più tecnologicamente accurati. Nel lungo periodo è probabile che queste metodologie verranno abbandonate del tutto poiché ritenute inutili per colpire obiettivi specifici.