Nessuna sorpresa nel processo nei confronti di Brittney Griner, la campionessa di basket Usa. Arrestata a febbraio a Mosca, all’aeroporto Sheremetyevo, dopo essere stata trovata in possesso di sostanze stupefacenti, la 31enne è stata giudicata colpevole di traffico di droga. Secondo quanto reso noto dalle agenzie, il tribunale di Khimki, periferia di Mosca, è stata condannata a 9 anni di carcere.
Una condanna leggermente inferiore alle richieste dell’accusa – 9 anni e mezzo. “Mi chiamano pedina politica, ma io spero che la politica resti fuori da quest’aula”, ha spiegato Brittney Griner prima della sentenza. La statunitense, campionessa olimpica nel 2016 e nel 2021, aveva supplicato i giudici di non mettere fine alla sua vita.
Russia, Brittney Griner condannata a 9 anni
“Ho commesso un errore in buona fede, non avevo intenzione di infrangere la legge”, ha proseguito Brittney Griner nel tribunale di Khimki. Comparsa dietro le sbarre con le manette ai polsi, l’atleta ha voluto chiedere scusa alla sua squadra e alla sua famiglia: “Non volevo ferire nessuno, l’unica cosa che voglio è tornare da loro”. Gli avvocati della cestista hanno confermato di voler presentare appello. Secondo i legali, la sentenza è “assolutamente irragionevole”. Non è tardata ad arrivare il commento delle istituzioni americane, il presidente Joe Biden ha definito “inaccettabile” la condanna inflitta a Brittney Griner: “I nove anni inflitti sono un altro promemoria di ciò che il mondo già sapeva: la Russia sta detenendo ingiustamente Brittney”. Il capo della Casa Bianca ha aggiunto in una nota: “E’ inaccettabile e chiedo alla Russia di rilasciarla immediatamente in modo che possa stare con sua moglie, i suoi cari, gli amici e i compagni di squadra”. E ancora: “La mia Amministrazione continuerà a lavorare instancabilmente e perseguire ogni possibile strada per riportare a casa Brittney e Paul Whelan sani e salvi il prima possibile”, riporta Adnkronos.