Invadere Polonia, Moldavia, Paesi baltici e Kazakistan dopo l’Ucraina. Questa è la proposta di Sergei Savostyanov, deputato del partito comunista della città di Mosca. Nella Duma c’è chi non vorrebbe fermare l’operazione militare, ma anzi estenderla. “La Russia potrebbe condurre un’offensiva su vasta scala contro la Polonia, i Paesi baltici, la Moldavia e il Kazakistan come parte di un’operazione militare speciale globale su smilitarizzazione e denazificazione“, ha dichiarato in un video che è stato rilanciato sui social. Non solo parole, perché la richiesta è formale.



Infatti, c’è un documento datato 24 marzo inviato al governo e al presidente Vladimir Putin che ha cominciato a circolare su Twitter dopo che il capo negoziatore dell’Ucraina, Mykhailo Podolyak, che è pure consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, ha rilanciato i timori di una guerra su scala globale, un attacco su vasta scala con Polonia, Moldavia, Lettonia, Lituania ed Estonia nel mirino.



“DENAZIFICAZIONE UCRAINA GARANZIA DI SICUREZZA”

Le dichiarazioni rese da Sergei Savostyanov e il suo documento sono state poi rilanciate da Nexta, che è il media bielorusso filo-ucraino e da Visegrad24. Ma la notizia è riportata anche dall’agenzia di stampa online russa Ura.ru. Infatti, l’articolo che è stato pubblicato il 25 marzo riporta uno stralcio del testo redatto al deputato russo. In un passaggio si parla chiaramente di “smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina” come garanzia di “una sicurezza sostenibile per i popoli dell’Ucraina, della Russia e di tutta l’Europa“.



A questo punto si arriva a parlare di un “processo più completo volto a garantire la sicurezza della Federazione Russa“. Per questo motivo aggiunge: “Oltre all’Ucraina, ritengo opportuno includere gli Stati baltici (Lituania, Lettonia, Estonia), Polonia, Moldavia e Kazakistan nella zona di denazificazione e smilitarizzazione“.