L’APERTURA DELLA RUSSIA AL DIALOGO CON IL VATICANO
«La Russia accoglie con favore gli sforzi di mediazione della Santa Sede nel conflitto in Ucraina»: nello stallo più totale in cui versano i negoziati di pace tra Ucraina e Russia, la piccola “lanterna di speranza” rappresentata dalle ultime dichiarazioni da Mosca in merito al dialogo possibile e concreto con il Vaticano, appare come una vera grande notizia dopo 109 giorni di guerra fratricida in terra ucraina.
«La dirigenza vaticana ha ripetutamente dichiarato la propria disponibilità a fornire ogni possibile assistenza per raggiungere la pace e porre fine alle ostilità in Ucraina»: lo ha detto in una intervista a Ria Novosti il direttore del Primo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Alexey Paramonov. Tali affermazioni, conclude il rappresentate russo, «sono confermate nella pratica. Manteniamo un dialogo aperto e riservato su una serie di questioni, principalmente legate alla situazione umanitaria in Ucraina».
GLI APPELLI DEL PAPA PER LA PACE TRA UCRAINA E RUSSIA
Dall’Italia più volte nelle ultime settimane era stata sottolineato la possibilità di “sfruttare” appieno la straordinaria capacità diplomatica della Chiesa (e dello stesso Papa Francesco): prima il Ministro degli Esteri Di Maio, poi anche il suo “rivale” e leader della Lega Matteo Salvini.
«Spero non ci sia bisogno di votare nessun nuovo invio di armi. Prima si riapre il tavolo del dialogo, in campo neutro, che potrebbe essere in Turchia. A me piacerebbe fosse il Vaticano. Spero si trovi una sede dove confrontarsi», aveva detto solo una settimana fa il Segretario della Lega in una intervista tv a 7Gold. Nel mezzo vi sono stati diversi appelli lanciati da Papa Francesco nei confronti del Cremlino, di Kiev e di tutti i potenti della Terra: non da ultimo, domenica 12 giugno nei saluti dopo l’Angelus da Piazza San Pietro, quando il Santo Padre ha dichiarato «È sempre vivo nel mio cuore il pensiero per la popolazione ucraina, afflitta dalla guerra. Il tempo che passa non raffreddi il nostro dolore e la nostra preoccupazione per quella gente martoriata. Per favore, non abituiamoci a questa tragica realtà! Abbiamola sempre nel cuore. Preghiamo e lottiamo per la pace». Solo 24 ore prima, con il saluto mandato ai partecipanti del Pellegrinaggio Macerata-Loreto, il Papa aveva ribadito la necessità di chiedere la grazia del Signore per far terminare la guerra: «Chiedete alla Madonna la grazia della pace, impariamo a vivere in pace, chiedete che questa guerra finisca e che il popolo ucraino non soffra più, vi accompagno con questo pensiero e questa petizione alla Madonna. E pregate anche per me, per favore».