La Russia ha dichiarato lo stato di emergenza per le radiazioni elevate registrate nella città di Khabarovsk, nell’estremo oriente. La fonte delle radiazioni è stata individuata nei pressi di un traliccio elettrico, ad appena 2,5 chilometri dagli edifici residenziali. Nella zona in cui sono state registrate le radiazioni si trova un centro di raccolta di rottami metallici. Ma le autorità locali hanno rassicurato i cittadini, affermando che «non sussiste alcun pericolo per la salute dei cittadini».



La regione di Khabarovsk, distretto industriale sul fiume Amur vicino al confine con la Cina, è nota perché dà il nome a una classe di sottomarini nucleari della Marina russa, ma anche perché ospita una base di lancio di missili balistici intercontinentali che possono essere armati con testate atomiche. Una nota ufficiale si limita a riportare che «in una parte del territorio del distretto industriale, nell’area delle vie Suvorov e Sidorenko, è stato rilevato un aumento della radiazione di fondo naturale», motivo per il quale «l’accesso è limitato».



“FUGA DI RADIAZIONI NOTA DA UNA SETTIMANA”

La sorgente delle radiazioni a Khabarovsk è stata «rimossa e posta in un contenitore protettivo», quindi «trasportata in un impianto di stoccaggio di rifiuti radioattivi». L’agenzia di stampa Tass, citando la sezione locale dell’organismo della Russia che si occupa della vigilanza per la sicurezza dei consumatori, ha precisato che i livelli di radiazioni saranno monitorati nei prossimi giorni e che si indagherà sulla fonte di radiazione. Stando a quanto riportato da Metro, la fuga di radiazioni era nota da una settimana circa, dopo che sui social era circolato un video di un uomo con una maschera protettiva e un dispositivo per la lettura delle radiazioni che mostrava letture più alte mentre camminava su una “discarica di rifiuti”.



Nel video in questione si sentirebbe l’uomo affermare che il contatore registrava 20 microsievert (μSv), ma la lettura più alta visibile sullo schermo è di 5,99. Non ci sono informazioni sufficienti per una valutazione precisa dei potenziali rischi legati all’esposizione alle radiazioni a Khabarovsk, il cui livello è comunque di gran lunga inferiore, spiega Fanapge, alle dosi medie a cui sono esposti ad esempio gli assistenti di volo, per i quali vengono stimate dosi professionali annuali di 1,5-1,7 millisievert (mSv), quindi quasi 100 volte superiori.