Il dissidente Vladimir Osechkin, intervistato dalla redazione di Non è l’Arena su La7, ha rivelato alcuni retroscena importanti sul momento che la Russia sta vivendo: il dissenso nei confronti del presidente Vladimir Putin sarebbe in crescita, non soltanto tra la popolazione comune ma anche da parte dell’esercito. Le informazioni, secondo quanto affermato dall’uomo, arriverebbero da una persona interna ai servizi segreti locali.
“Il 4 marzo ho ricevuto la prima lettera da una talpa all’interno dell’Fsb, i servizi di sicurezza russi, gli eredi del Kgb. Mi informava che molti ufficiali non sapevano della decisione di Putin di invadere l’Ucraina. Putin ha condiviso la sua idea solo con alcuni ministri e con qualche generale. Tutto il sistema di intelligence non ne sapeva nulla”, ha detto. È per questo motivo che molti membri dell’esercito adesso sarebbero pronti a schierarsi contro il presidente russo. “Nei servizi segreti e nell’esercito ci sono diversi ufficiali che non vogliono la guerra, sta crescendo il dissenso”. Vladimir Putin, da parte sua, avrebbe però pronta la contromossa: “Sta preparando una repressione di massa”.
Russia, dissidente Osechkin: “Cresce dissenso”. Il rischio di una Terza Guerra Mondiale c’è
Vladimir Osechkin, noto per essere un dissidente del regime di Vladimir Putin in Russia, nel corso della sua intervista a Non è L’Arena su La7, ha ammesso anche che il rischio di incorrere in una Terza Guerra Mondiale è concreto. “Molto alto”, così lo ha definito. “Putin vuole passare alla storia come lo zar. Questa è la guerra del totoalitarismo contro la democrazia. Penso che adesso c’è un alto rischio che le forze russe attacchino Moldavia, Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania, ma anche il Giappone. Lui vuole tornare all’Unione sovietica in versione 2.0 con il metodo del totalitarismo. L’Fsb sta anche preparando il terreno per giustificare l’ingresso in guerra della Bielorussia contro la Polonia, così da allargare il conflitto a più nazioni”.
Al presidente, in tal senso, non importerebbe del dissenso che si sta sviluppando. Anzi, sarebbe pronto a utilizzare le maniere forti contro coloro che si opporranno. “Nell’ultima lettera che ho ricevuto il 21 marzo c’è scritto che le forze speciali russe stanno preparando nuovi campi di prigionia, come i gulag. In ogni città dei territori occupati dell’Ucraina vogliono fare i rastrellamenti notturni degli oppositori e trasferirli nelle prigioni russe. Stanno preparando una repressione di massa con metodi staliniani”, ha concluso.